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giovedì 20 gennaio 2022

Tergar Meditation Community - Yongey Mingyur Rinpoche

"Compassione, un senso di cura, pensare al benessere degli altri. Questo tipo di atteggiamento mi porta la pace interiore. Ha definito lo scopo della mia vita".   - Il 14° Dalai Lama

Tergar Meditation Community è una comunità di meditazione buddista guidata dal maestro di meditazione tibetano e autore di bestseller Yongey Mingyur Rinpoche. Tergar significa "accampamento del rivelatore di tesori".     Vedi link:   https://tergar.org/               https://tergar.org/about/mingyur-rinpoche/

Sul sito puoi trovare teoria, pratica e consigli di Yongey Mingyur Rinpoche (1975 - ) e delle guide Tergar - tutto ciò di cui potresti aver bisogno per iniziare il tuo viaggio sul sentiero della meditazione. Yongey Mingyur Rimpoche , è l'incarnazione di Kangyour Rimpoché (il primo Maestro di Matthieu Ricard), ed è uno egli insegnanti più inspiranti del buddhismo tibetano.

 Il prossimo corso  La Via del Bodhisattva: Immersione - Inizierà il 15 gennaio 2022.    Questo corso esplora i temi centrali della Via del Bodhisattva, come la pazienza, lo sforzo gioioso e la concentrazione meditativa. È particolarmente dedicato all'applicazione della saggezza sia nella tua pratica di meditazione che nella tua vita quotidiana.

Yongey Mingyur Rinpoche è un insegnante e maestro tibetano dei lignaggi Karma Kagyu e Nyingma del buddismo tibetano.
Yongey Mingyur Rinpoche possiede una rara capacità di presentare l'antica saggezza del Tibet in modo fresco e coinvolgente. I suoi insegnamenti profondi ma accessibili e il suo giocoso senso dell'umorismo lo hanno reso caro agli studenti di tutto il mondo. Più unicamente, gli insegnamenti del Rinpoche tessono insieme le sue proprie esperienze personali con la ricerca scientifica moderna, relativa entrambi alla pratica di meditazione.
Nato nel 1975 nelle regioni himalayane di confine tra Tibet e Nepal, Yongey Mingyur Rinpoche è un maestro di meditazione molto amato e realizzato. Fin dalla giovane età, Rinpoche è stato attratto da una vita di contemplazione. Ha trascorso molti anni della sua infanzia in rigoroso ritiro. All'età di diciassette anni, fu invitato ad essere un insegnante al centro di ritiro triennale del suo monastero, una posizione raramente ricoperta da un lama così giovane. 
Oltre a una vasta formazione nelle tradizioni meditative e filosofiche del buddismo tibetano, Mingyur Rinpoche ha avuto per tutta la vita un interesse per la scienza e la psicologia occidentale. In giovane età, iniziò una serie di discussioni informali con il famoso neuroscienziato Francisco Varela, che venne in Nepal per imparare la meditazione da suo padre, Tulku Urgyen Rinpoche. Molti anni dopo, nel 2002, Mingyur Rinpoche e una manciata di altri grandi meditatori  furono invitati all'Università del Wisconsin-Madison, dove Richard Davidson, Antoine Lutz e altri scienziati esaminarono gli effetti della meditazione sul cervello di meditatori esperti. I risultati di questa ricerca innovativa sono stati riportati in molte delle pubblicazioni più lette al mondo, tra cui National Geographic e Time.

Mingyur Rinpoche viaggia ed insegna in tutto il mondo, con centri nei cinque continenti. I suoi resoconti schietti e spesso umoristici delle sue difficoltà personali lo hanno reso caro a migliaia di studenti in tutto il mondo. Il suo libro più venduto, La gioia di vivere: Unlocking the Secret and Science of Happiness, ha debuttato nella lista dei bestseller del New York Times ed è stato tradotto in oltre venti lingue.  All'inizio di giugno 2011, Mingyur Rinpoche è uscito dal suo monastero di Bodhgaya, in India, e ha iniziato un "ritiro errante" attraverso l'Himalaya e le pianure dell'India che è durato quattro anni e mezzo.

sabato 18 dicembre 2021

Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh (1926 - 22 gennaio 2022 ), è una delle grandi figure spirituali di questi ultimi decenni, e tutta la sua vita è caratterizzata da compassione, umiltà, creatività, profondità di pensiero, amore per tutti gli esseri.  Nato in Vietnam, a sedici anni Thich Nhat Hanh fu ordinato monaco buddhista Rinzai, scuola di pensiero dello Zen, e da allora interpreta e promuove il Dharma, cioè l’insegnamento del Buddha, quale strumento per portare pace, riconciliazione e fratellanza nella società.  Nel 1964, durante la guerra del Vietnam, fondò un movimento di resistenza non-violenta chiamato “Piccoli Corpi di Pace” : gruppi di laici e monaci che andavano nelle campagne del Vietnam aiutando a ricostruire i villaggi, gli ospedali, le scuole e tutto ciò che era stato distrutto dalla guerra. Compresa la fiducia dei vietnamiti nel prossimo. 

Nel 1967 incontrò Martin Luther King, il quale, dopo averlo conosciuto, lo candidò al Premio Nobel per la pace e prese posizione pubblicamente contro la guerra in Vietnam. Thich Nhat Hanh diede vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi.   Il suo pacifismo non era ben visto dal governo vietnamita e al termine del conflitto fu costretto all’esilio in Francia, perché accusato di non aver supportato i vietcong (solo nel 2005 ha potuto far ritorno per la prima volta nel suo paese natale).  Nel 1982 ha fondato in Francia il Plum Village, una comunità di monaci e laici nei pressi di Bordeaux, nella quale ha vissuto fino al suo ritorno definitivo in Vietnam, nel 2018. Da quando è stato colpito da un ictus, nel 2014, ha interrotto la sua prolifica attività di insegnamento. 

Thich Nhat Hanh è conosciuto per avere reso “popolare” la meditazione Zen, Insegna la pratica di consapevolezza utilizzando i testi del Canone pali, il più antico; il suo insegnamento è pienamente inserito nel flusso della tradizione zen “Rinzai”,  ed è reso più comprensibile, più vicino alla mentalità  occidentale riducendo al minimo il formalismo rituale.  Anziché usare i koan, frasi enigmatiche che i maestri forniscono agli allievi per suscitare in loro il risveglio, Thich Nhat Hanh adotta metafore paradossali ma facilmente comprensibili. Non fa proselitismo e si è liberi di frequentare gli insegnamenti quando si vuole, e si è sempre accolti nel  “Sangha“, la comunità dei praticanti.   Dice anche che è sbagliato abbandonare una certa religione per abbracciare il buddhismo.

Thich Nhat Hanh propone un'etica universale ed un  insegnamento non dualista, che ha come scopo di superare quella visione di noi stessi come entità separate dalle altre persone e dal resto della realtà, che è fonte di enorme sofferenza, sia individuale che collettiva.
Dai precetti buddhisti, ha ricavato gli “Addestramenti alla consapevolezza“, un insieme di principi etici universali, da proporre all’umanità come comunità e non a un gruppo spirituale in particolare. Uno dei temi trattati e che l’umanità, come comunità deve fronteggiare, è il degrado dell’ambiente e il riscaldamento globale.
Thích Nhất Hạnh è stato spesso definito un uomo in totale pace e sintonia con se stesso e gli altri. La sua saggezza e le sue parole, sono state fonte di calore e supporto per moltissime persone in tutto il mondo. Attraverso i suoi libri e le sue poesie, il monaco buddhista, oggi 94enne, ha anche offerto numerose lezioni di vita sul senso dell’esistenza, la valorizzazione del proprio percorso esistenziale e come essere felici.   I suoi numerosi libri sono stati tradotti in molte lingue.  Thích Nhất Hạnh diceca spesso:  "Il Nirvana è la liberazione da tutte le idee e le opinioni: Quando entri in contatto con la realtà non hai più opinioni. Hai la saggezza”.

venerdì 17 settembre 2021

Testi sul Buddhismo proposti da Matthieu Ricard

 Testi proposti da Matthieu Ricard sul Buddhismo. I primi due testi sono sulla tematica del Maestro spirituale e sono una biografia dei suoi due maestri spirituali:  il primo è stato  Kangyour Rimpoché  e il secondo  Dilgo Khyentse Rinpoché. 

    



sabato 11 settembre 2021

Lo zen - Dario Doshin

Dario Doshin Girolami  è un  insegnante zen della tradizione di Shunryu Suzuki Roshi, e il direttore del Centro Zen L’Arco Roma: vedi link:     http://www.romazen.it

Per Dario Dosdhin è fondamentale applicare la Via dello Zen alla vita quotidiana. La pratica deve necessariamente andare a impregnare di sé ogni singola attività e ogni aspetto della vita. Grazie alla meditazione è anche possibile sviluppare abitudini sane, vivere le proprie relazioni alla luce della compassione, aumentare la capacità di incontrare le proprie emozioni e di gestirle in maniera matura e consapevole.

Attraverso lo zen, si può trovare agio nel disagio, concentrandosi sul respiro, poggiando la mente sul respiro, si riesce a calmare la mente ed ottenere una sorta di sollievo. Spesso i pensieri offuscano la realtà, come conseguenza vediamo solo proiezioni, paure, ricordi. Invece occorre vedere la realtà così come è, facendo depositare il pulviscolo dei pensieri (come nella sfera contenente la neve).

Con lo zen possiamo arrivare ad aprirci a tutto ciò che c’è nel momento presente ottenendo una consapevolezza panoramica a 360 gradi, che non è la concentrazione su un solo oggetto. 

Ma se il momento presente non ci piace?  Per la legge dell'impermanenza, il momento presente dura un attimo e se ne va. Di solito, appesantiamo il dolore presente con il dolore passato e futuro. Occorre decongestionare la mente, aprire i sensi alla realtà presente e al respiro. Applicare la consapevolezza, e la pratica della presenza mentale nella quotidianità. Nei monasteri zen, ogni tanto suona una campana, e ogni volta che si sente il suono, si interrompe l'attività e si fanno tre respiri di consapevolezza mentale. Tutte le attività nei monasteri, anche la semplice operazione di pelare le patate, vengono fatte concentrandosi solo su quella azione, con l'idea di tempo e spazio del qui ed ora.

L'Assoluto non si può descrivere, e la realtà non è esprimibile a parole. Lo zen attraverso il koan (è un problema o indovinello che non ammette soluzioni logiche), prova a  mettere in scacco la mente logica discorsiva.  Un discepolo chiese al maestro: “Quale è l’essenza dello zen?” e il maestro rispose: “le scarpe entrando le hai lasciate a destra o a sinistra?”

Uno dei koan più famosi è il seguente; C’è una finestra con le grate, e un toro passa dalla finestra, passa la testa, le corna, il corpo, le zampe, ma non passa la coda.  Nelle pitture zen, spesso è raffigurato il toro che rappresenta la mente, occorre domare e tranquillizzare il toro, e la consapevolezza zen porta a vedere che la coda è il carico karmico, e la storia del toro è un invito a prendersi cura delle parti nascoste di noi stessi e di conseguenza delle nostre azioni. La consapevolezza è un aprirsi totalmente alla nostra personalità, un'accettazione di se stessi, anche agli aspetti umani più oscuri. Non c’è niente di sbagliato in noi, dobbiamo solo portare alla luce l'essenza più luminosa.

La pratica zen crea uno spazio mentale nell’azione, uno spazio di libertà, che permette di reagire al presente in maniera appropriata, compassionevole e amorevole e non con rabbia, avversione. Si possono anche avere progetti futuri, importante non essere sopraffatti da questi. 

Jon Kabat-Zinn è il fondatore della Mindfullness based stress relaxation; questo metodo si basa sulla pratica zen e vipassana. La pratica vipassana è originaria del Sud-Est asiatico e deriva dal buddhismo Therevada. La mindfulness si basa solo sulla meditazione, invece lo zen si basa su tre pilastri: moralità, saggezza e meditazione. La meditazione funziona se è in sinergia con saggezza e moralità.

Nella seduta di meditazione zen, occorre avere gli occhi semi-aperti, abbassati a 45 gradi, mano destra sotto la sinistra entrambe in grembo, pollici uniti per misurare la tensione, se si è troppo tesi i pollici vanno verso l’alto, se ci si rilassa troppo e si sta per addormentarsi i pollici vanno verso il basso, quindi durante la meditazione i pollici devono essere paralleli, poi facciamo dei cicli di respirazione, contiamo cinque inspirazioni ed relative espirazioni e poi ricominciamo il ciclo, ogni volta che sono distratto ricomincio dall'inizio.

 

martedì 30 marzo 2021

Matthieu Ricard, l'uomo più felice del pianeta.

Nato nel 1946, è uno dei monaci buddhisti più conosciuti in Francia. È figlio di un noto filosofo, Jean-François Revel (1924-2006) e di Yahne Le Toumelin (1924-2023) una pittrice surrealista. Ha avuto come maestri spirituali Kangyour Rimpoche, a Darjeeling (India)  e Dilgo Khyentse Rinpoche presso il  monastero Schechen (Nepal).

A partire dai venti anni, ogni estate, frequenta l'India per scoprire un nuovo approccio al mondo. Nel 1972 finita la ricerca scientifica parte per la ricerca spirituale in Himalaya. Diventato specialista di genetica cellulare, abbandona il lavoro per diventare monaco buddhista nel 1979, e  poi l'interprete di sua santità il Dalai Lama

Nel 1997 scrive con il padre il libro Il monaco e il filosofo. Con l'enorme successo di questo libro diventa ricco e celebre e ne approfitta per fondare nel 2000 una associazione chiamata Karuna-Shechen per lottare contro la povertà e per costruire una società più altruista ed inclusiva in Asia. Nel futuro l'associazione opererà anche in Francia.  Vedi link https://karuna-shechen.org

Ha pubblicato una trentina di libri, anche di fotografia, che hanno avuto tutti un grande successo di pubblico. I diritti di autore vanno interamente all'associazione i cui beneficiari, nel campo dell'educazione - salute e servizi sociali, sono circa 400.000 in Nepal, Tibet, India.

Partecipa a lavori scientifici con il Mind & Life Institute (U.S.A.) per dimostrare che la pratica della meditazione aumenta l'area del cervello relativa all'empatia. 
Per Matthieu Ricard la meditazione non è un vuotarsi la testa, ma diventare a poco a poco un miglior essere umano.  Occorre praticare la meditazione per individuare le cause e le tossine mentali che ci perturbano, per liberarsi dai conflitti interiori. La liberà interiore non è uno stato ma un processo.

Per le Neuroscienze si possono ottenere dei cambiamenti, e migliorare quindi la nostra personalità con 15 minuti costanti di meditazione, e non con una meditazione di una giornata ogni due mesi. Il benessere non è qualcosa che si manifesta improvvisamente ma una competenza che si acquisisce progressivamente. Il benessere è caratterizzato da un insieme di qualità come la resilienza, la libertà, la pace interiore, l'altruismo, la forza d'animo.
Collabora con Richard Davidson per portare avanti un programma scolastico di introduzione della meditazione per la riduzione della discriminazione.

Bibliografia.
1942 - La madre Yahne Le Tourmelin incontra Georges Gurdjieff, uno dei grandi mistici del ventesimo secolo. 
1945 - I genitori si sposano.
1946 - Nasce Matthieu Ricard.
Nel 1948, nasce la sorella Ève Ricard che è una ortofonista e una scrittrice francese.
Nel 1952, i genitori si separano. 
In questi anni Matthieu ha una serie di avventura amorose ed ha rischiato di sposarsi quando aveva 20 anni.
1967 - La madre Yahne parte in India, si converte al buddhismo tibetano e diventa monaca in un monastero del Sikkim, In questo periodo la madre lo porta spesso in India.
1972 - Diventa specialista di genetica cellulare con François Jacob, finita la ricerca scientifica parte per la ricerca spirituale in Himalaya.
1979 - Diventa monaco buddhista a 33 anni, e poi l'interprete di sua Santità il Dalai Lama. 
Sulla sua scelta monastica dichiara, che se avesse avuto la responsabilità di una famiglia e dei figli, forse sarebbe rimasto all'istituto Paster in Francia. I maestri e i lama buddhisti non hanno l'obbligo di castità. La castità non è obbligatoria ma semplifica il compito.

Tra i tanti libri, nel 2000 pubblica il libro Le parole del Dalai Lama, libri di fotografia e nel 2008 L'arte della meditazione.

Riferimenti:

Introduzione al Blog

Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi.  Nel blog ci sono ci...