mercoledì 26 ottobre 2022

Tantra e Massaggio Tantrico

Molti affermano di praticare tantra, eppure ognuno lo fa in maniera diversa. Stessa cosa dicasi per lo yoga in generale...   Nel Tantra yoga rientrano molte forme di yoga più conosciute in Occidente. Alcuni insegnanti di Kundalini yoga, Hatha yoga, Raja yoga, Laja yoga e Mantra yoga, o altre forme, possono inserire, oltre a pratiche rituali di tipo fisico, anche elementi tantrici e la precedenza viene data a pratiche e rituali di tipo soprattutto fisico. È anche possibile che un insegnante si trovi a trasmettere pratiche tantriche che non riconoscerebbe come tali, ma che di fatto lo sono, e vengono impartite per via intuitiva..

Tuttavia il tantra è una faccenda più delicata e profonda. Anzitutto dobbiamo decidere se considerare il tantra uno yoga o no. In origine erano probabilmente discipline separate ma col tempo, tutta la conoscenza occulta tantrica tipica del Nord dell’India si è riversata sia nello yoga che nel lamaismo buddhista e nel taosimo integrandosi perfettamente. Tuttavia l’approccio di base rimane diametralmente opposto. Tutti gli yoga classici, ovvero quelli basati sui Veda, si fondano sull’esperienza del Purusha, ovvero il testimone interiore, l’anima differenziata dalla natura, realizzando la quale si sperimenta una distanza dalla materia, dalla vita e dal mondo fenomenico, che ci spinge a rinunciarvi. Il tantra parte dall’estremo opposto. Pur riconoscendo la divinità nell’anima individuale, il tantra considera il polo materiale, Prakriti la Matrix creatrice, come divinità fondamentale, proiettandovi tutta la numinosita’ possibile.

Dalle tecniche del tantra derivano tutte le pratiche yoga relative al corpo, alle energie, allo sviluppo delle siddhi (poteri). Si tratta di una conoscenza esoterica, occulta, quindi non trasmissibile verbalmente, e come tale necessita di un linguaggio metaforico che apra gli occhi interiori del praticante. Fu così che il lato del tantra focalizzato sulla beatitudine, il vama marga o sentiero delle sinistra, cominciò ad utilizzare il linguaggio sessuale per descrivere i processi di alchimia interiore; la relazione tra i poli maschili e femminili delle energie era facilmente rappresentabile dal rapporto sessuale. Fin dalle prime tracce scritte che fanno riferimento alle tecniche tantriche in modo non metaforico, si parla di tre elementi principali: mantra, yantra e mandala. Secondariamente abbiamo i mudra e i nyasa.

I mantra che sono forse la parte più nota. Sappiamo che l’universo è nato da un suono, da una vibrazione, dal passaggio da energia a materia. Nel silenzio della meditazione possiamo ricollegarci all’eterno suono interiore che ha dato vita a tutte le forme esistenti. La scienza dei mantra si basa sull’agire sulla materia con la consapevolezza che essa è energia condensata. Gli yantra sono diagrammi basati sulla geometria sacra. Anche in questo caso le proporzioni delle forme rimandano a principi eterni e richiamano energie senza tempo. In essi troviamo costantemente numeri irrazionali e sequenze considerate magiche.  I mandala, possono sembrare simili agli yantra ma in realtà non rappresentano una energia precisa ma l’intero universo, la compenetrazione del macrocosmo e del microcosmo.  Mentre nel caso dello yantra usufruiamo della forma finita, nel mandala i veri benefici sono concentrate nel processo di formazione, che appunto ci ribilancia allineandoci con l’universo, in grado di sviluppare uno stato di coscienza vicino alla trance.  I mudra, o sigilli, sono l’equivalente delle asana fatte con le mani, anche se alcuni di essi coinvolgono tutto il corpo. Anche in questo caso, l’intera mano con le cinque dita rappresenta l’universo e i suoi cinque elementi, quindi lavorando con essa possiamo lavorare sull’universo sia in macro che in micro. I nyasa sono le connessioni tra i mantra e i punti occulti del corpo o marma. Questo aspetto pratico dei mantra è legato a doppio filo con l’apertura dei chakra, la liberazione della kundalini e lo sviluppo di tutti i canali energetici.  Oggigiorno, molte scuole occidentali e alcune scuole indiane di vama marga che si sono separate dal dakshina marga, ovvero sentiero della mano destra o della conoscenza, non interpretano più le metafore sessuali e le praticano letteralmente, almeno in parte. Ognuno ha il suo parere a riguardo ed è difficile capire dopo millenni se queste scuole siano deviate o abbiano ragione almeno in parte. L’unica cosa che si può affermare è che, nonostante non ci siano mai stati dogmi morali riguardo le energie sessuali, esse erano considerate la materia prima di un processo trasformativo, e non lo scopo finale. 

In questo processo trasformativo giocano un ruolo importante anche la respirazione e la meditazione. La respirazione aiuta a conoscersi e vivere secondo la propria natura. La base della colonna è il fulcro da cui tutto si origina e si eleva. Il centro, inteso come centro addominale ed energetico, muove e rilascia. E si passa una vita a trasformare e comprendere le pulsioni, metterle al servizio di qualcosa di utile e piacevole.  La meditazione, che sia in movimento o in statica, permette, allo stesso modo, di interiorizzare. E poi, nella pratica tantra, c'è il potere del suono. Se l'inspirazione è la "benzina" dell'espirazione, se questo primo atto che ci tiene in vita vuole essere quanto più lungo e consapevole possibile, anche quello del rilascio, l'espirazione, ci insegna a non trattenere. E solo nell'espirazione possiamo produrre un suono.   I benefici della pratica tantrica intesa prima di tutto come autoconoscenza, attraverso meditazione, posizioni, respiro e suono sono, non solo numerosi, ma tutti interconnessi e si manifestano non solo su un piano fisico ma anche mentale ed energetico.

Il Tantra è un'antichissima disciplina che usa un linguaggio simbolico sessuale per la liberazione dei poteri della natura e delle sue trasformazioni per esprimere la più alta realizzazione del Sé. E' una via di espressione e trasformazione del sé, un modo di entrare non solo in contatto profondo con la propria anima, ma di permetterle di agire nel mondo.  Per via di questa attitudine positiva verso la vita e l'esistenza, si sono nel tempo sviluppate alcune forme di massaggio tantrico, attraverso le quali la persona che lo riceve fa esperienza di un grande piacere sensoriale e al tempo stesso di un miglioramento della percezione di sé e della propria consapevolezza. Per via di tutta una simbologia sessuale, il massaggio tantrico a due ha assunto una forma ideale per chi desidera incrementare e accrescere la conoscenza e l'armonia di coppia. Il massaggio tantrico, che fa leva su antichi insegnamenti indiani risalenti alle culture pre-vediche, si struttura in tre fasi:

  • Nella prima fase ci si concentra sul raccoglimento e sulla meditazione, creando in un luogo adatto e intimo, come per esempio la camera da letto, un ambiente accogliente, con luci soffuse, candele, incensi, praticando esercizi di respirazione e recitando mantra.
  • La seconda fase è incentrata sui massaggi lenti, circolari e lievi che si praticano su viso e corpo, dalle gambe alle braccia, passando per la zona pelvica, la schiena, il collo e la testa, con tocchi dolci lungo i canali dell'energia vitale, i chakra e le nadi, e passando per i punti noti col nome di marma. Si usa un olio vettore tiepido e delicato, come per esempio l'olio di cocco o di mandorla.
  • L'ultima fase è di rilassamento: sorseggiando una calda tisana si condivide l'esperienza con chi la si è praticata, verbalizzando ciò che si è provato. 

 Vantaggi del massaggio tantrico.  I testi più antichi riferiti al massaggio tantrico parlano di tecniche terapeutiche, mentre tutti i riferimenti al piacere sono materiale più recente, legati alla simbologia Bon adottata anche dal buddismo tibetano. Grazie a questo tipo di messaggio sviluppato più recentemente, chi lo riceve - ma anche chi lo offre - potrà godere di vantaggi e benefici, tra cui una nuova esperienza della sessualità, non limitata nello spazio e nel tempo, ma percepita come energia onnipresente da incanalare in ogni cellula del corpo. In questo modo, ansia, stress e preoccupazioni vengono sciolte, assieme ad altre tensioni. Anche nelle sue forme non sessuali, il massaggio tantrico agisce sugli organi genitali sciogliendo blocchi e andando a rilassare il primo chakra, utilizzando tecniche di Tantra lingam per gli uomini e Tantra yoni per le donne. Esiste anche la tecnica del massaggio Tantra Kundalini.  Crescita personale ed esperienza sensoriale volta al benessere vanno dunque di pari passo nel massaggio tantrico, pratica che è specialmente volta a ritrovare la sacralità del corpo come elemento e involucro fisico dell'anima.   _________

Libri da leggere: 

  • Il massaggio tantrico di Stefano Paggini; 
  • Massaggio Tantra di Kalashatra Govinda; 
  • L'arte del massaggio tantra. Tecnica di stimolazione e rilassamento per esaltare l'intesa sessuale di Rajiv Haurasia.

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