sabato 15 aprile 2023

Le polemiche sul gesto del Dalai Lama.

Su tutti i media gira un video che è stato ripreso durante un evento il 28 febbraio scorso, quando l’87enne Dalai Lama ha parlato a un gruppo di studenti nel tempio Tsuglagkhang di Dharamshala, nel nord dell’India. Nel filmato si vede un ragazzino che si avvicina a un microfono e chiede al leader spirituale buddista: “Posso abbracciarti?”. Il Premio Nobel per la Pace invita il bambino sul palco,  i due si toccano con la testa, prima che il Dalai Lama dica: “CheLa Sa”. Poi i due si abbracciano, e più avanti nel video, il Dalai Lama fa il solletico al bambino sotto le ascelle.

In seguito alle polemiche relative all'episodio di cui è stato protagonista il Dalai Lama, ho selezionato un paio di interventi nei social in cui mi sono più identificato:

Il primo intervento è di Piero Head Tron Delfino - Amministratore del gruppo Facebook Dalai Lama Italia. 

Quando, ci formiamo un'opinione su qualsiasi questione senza considerare il contesto, stiamo scegliendo di mantenere un importante grado di ignoranza nel nostro ragionamento, quindi farò un ultimo commento sull'abbraccio richiesto alla SS Dalai Lama e che ha suscitato tanta polemica in Occidente.
Una delle ripetute accuse che sono state mosse deriva dalla confusione sull'espressione tibetana "GeCheLé Dyip", "CheLa Sa".
Nella cultura tibetana è comune che i nonni diano ai nipoti un piccolo dolce o cibo direttamente dalla bocca a bocca. 
Dopo, quando non hanno più nulla in bocca, gli dicono "CheLa Sa", "mangiami la lingua", che equivale a dire "Ti ho dato tutto il mio amore e i dolci, quindi l'ultima cosa che posso offrirti è la mia lingua, perciò "mangiami la lingua". ”
È un'abitudine affettuosa e innocente, molto comune nella regione di Amdo da cui è originario il Dalai Lama e che i bambini conoscono bene, ma logicamente questo viene percepito in modo molto diverso quando si traduce erroneamente in inglese come "succhiami la lingua".
Quest'errore di traduzione in inglese (anche da parte del Dalai Lama stesso) è quello per cui Sua Santità si è scusata, "per il dolore che le sue parole hanno potuto causare".
Un'altra questione che è stata discussa a lungo è quella di come il giovane ha percepito questa situazione. Per la cronaca, condivido le dichiarazioni pubbliche fatte da questo giovane e sua madre alla fine dell'evento (circa due mesi fa).
https://www.facebook.com/LamaTrinle/videos/150318354661457
https://www.facebook.com/LamaTrinle/videos/6389306294453239
Capisco che tutto questo può essere stato scomodo e addirittura irritante, visto da una prospettiva decontestualizzata, in un video manipolato, ma ora sono disponibili tutte le informazioni complete e veritiere, e le persone sincere hanno la possibilità di accettare e accettare le cose come sono state e ritirare le gravi accuse, diffamazioni e insulti gratuiti che si sono rivolti contro un essere che ha dato tutta la vita alla pace e al servizio del bene comune.

L'altro intervento è di  Tenzin Peljor è un monaco che da anni si occupa di “problemi complicati del Buddismo tibetano”, come riporta il suo blog, che vanta milioni di visitatori. Peljor racconta agli utenti gli abusi sessuali all’interno della sua comunità, abusi nella maggior parte delle volte avvolti in una coltre di silenzio.
A detta di Peljor chi ha diffuso il video integrale avrebbe inserito emoji con abbracci e altri elementi simili e molto probabilmente in prima battuta quello che è stato recepito è stato solo un gesto affettuoso, comunque “disturbante”, ma assimilabile ad uno scherzo. Peljor ricorda infatti che il Dalai Lama “è una personalità molto calorosa, goliardica, che spesso cerca il contatto fisico”. “Ho conosciuto il Dalai Lama – continua il monaco – posso testimoniare che ha sempre la tendenza allo scherzo, al contatto fisico, me lo ricordo con i nativi americani che prendeva i gioielli che avevano indosso e se li portava a pochi centimetri dagli occhi, ridendo. Altre volte prendeva i capelli di qualcuno e se li metteva sul mento, come una barba. A volte, nel tentativo di esprimere vicinanza, può superare qualche confine. Questa volta, indubbiamente, è successo".


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