sabato 14 maggio 2022

Table Ronde - Cerveau, Méditation et Vieillissement (Cervello, Meditazione e Invecchiamento)

 Table Ronde - Cerveau, Méditation et Vieillissement  https://www.youtube.com/watch?v=5gPiSiM4LiI

Hanno partecipato alla tavola rotonda: Matthieu Ricard (monaco buddhista), Ilios Kotsou (dottore in psicologia) e  Olivier Deladoucette (fondatore della Fondation Recherche Alzheimer), ed hanno presentato un'analisi sulla tematica.

La meditazione è un allenamento della mente, per potenziare l’attenzione e risvegliare le qualità positive innate. Lo scopo è diventare un miglior essere umano e contribuire a migliorare la società. Meditare significa coltivare, familiarizzare con il modo in cui funziona la mente, come funzionano le emozioni e quindi gestirle più facilmente.

Un tipo di meditazione laica è la mindfulness, semplice da praticare, se praticata regolarmente porta una certa stabilità emozionale. Con la meditazione si è più ancorati alla vita, si acquisisce un certo discernimento che permette di agire meglio nella vita senza condizionamenti. La meditazione porta gioia, gratitudine, aumenta l'attenzione alle piccole cose della vita e al quotidiano. All’inizio, c'è stata un'esplorazione scientifica della meditazione con un protocollo adeguato e rigoroso, e ciò ha permesso di sviluppare ed esplorare la neuroplasticità.

Le conseguenze del nostro invecchiare sono non solo un fenomeno biologico del corpo, ma in realtà è un invecchiamento sociale, psicologico. Con la progressione della speranza di vita, invecchiare in modo sereno è una grande sfida. Dobbiamo partire dall'assunto che abbiamo l’età dei nostri desideri.

Ci sono persone anziane difficili a vivere, altre in armonia con il loro ambiente. La personalità non cambia molto con l’invecchiamento. L’invecchiamento si sviluppa, piano piano, e se non prestiamo attenzione ci troviamo soffocati…

Per combattere questo processo negativo dobbiamo mettere in piedi dei processi adattativi, dei processi positivi come altruismo, sublimazione, investire il tempo in progetti, trasformare le pulsioni negative in positive e sviluppare l'umorismo. Gustare con serenità di essere in vita.

Lo scenario: la terza età dell’Europa. In Europa una persona su 5 ha più di 60 anni. Entro il 2050 aumenteranno del 70% le persone oltre i 65 anni d'età e del 170% oltre gli 80 anni. Senza adeguate politiche di alfabetizzazione funzionale e digitale l’invecchiamento della popolazione rischia di acuire il digital divide e aumentare la disuguaglianza sociale, perfino in Europa e all’interno dei paesi più sviluppati.  La commissione europea a messo in atto il Programma Silver. 

Il progetto Silver è finalizzato a creare un programma sostenibile di apprendimento permanente della popolazione adulta che persegua i seguenti obiettivi:
  • formare la popolazione anziana con competenze e risorse necessarie a beneficiare delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • rinnovare i tradizionali processi di apprendimento ed insegnamento di studenti e docenti (21st Century Education)
  • attuare poliche locali di inclusione sociale attraverso un approccio che coinvolga differenti attori quali: scuole, centri anziani e altre organizzazioni che lavorano con gli anziani.

La visione dell’esistenza è molto importante a livello biologico, lo stress aumenta il processo di invecchiamento. Una mente più serena, favorisce un invecchiamento di migliore di qualità.

La non reattività agli eventi, contribuisce a creare un'infiammazione psicologica e corporea; Con la meditazione si riduce il sentimento di solitudine e infiammazione e si diventa più connessi e più lucidi. Globalmente le persone più generose sono più in buona salute. Con la meditazione si arriva a comprendere che c'è qualcosa di più grande, e ciò impedisce di ripiegarsi su se stessi. 

A 65 anni abbiamo 20 anni di una vita da inventare. Dobbiamo sviluppare l’essere, e la meditazione è uno dei migliori strumenti per fare ciò. La spiritualità è indispensabile per invecchiare bene.

In Francia, un milione di individui soffre della malattia di Alzheimer, una malattia di famiglia, che non si può curare. E' stato messo in atto un progetto per verificare se la meditazione può contribuire a prevenire la malattia.  Per cominciare a meditare bisogna demistificare la meditazione. Senza l’attenzione non si può fare niente. Occorre tempo. I veri cambiamenti sono progressivi e sono necessarie delle corte sedute ma regolari. Per modificare la neuro-plasticità del cervello occorre regolarità.

Per la prevenzione occorre immagazzinare delle riserve cognitive che permettono di aumentare la densità del circuito neuronale. Inoltre, fare sport, sviluppare una  vita sociale è buono sia per le arterie, sia per il cervello. Come diceva Paul Valerie: "Un uomo solo, è sempre in cattiva compagnia".   Nella prevenzione bisogna rispettare i sensi, come l’udito, fare attenzione allo stress e alla depressione. Inoltre, il sonno deve essere rispettato, perchè proprio nel sonno il cervello si sbarazza delle tossine accumulate. Frutti e legumi sono indispensabili per frenare l’invecchiamento celebrale.

I cinque sensi sono le cinque porte per meditare, la meditazione è come coltivare un giardino più che prendere una pillola per il benessere, bisogna allenarsi a vedere ed apprezzare un paesaggio, un viso di qualcuno, le piccole meraviglie della natura.

Passare per il corpo, attraverso la marcia meditativa o lo yoga, facilita la meditazione. Una meditazione senza oggetto è molto più esigente ed occorre molto più tempo e disciplina.

Meditare è riconoscere di essere connessi con il mondo e con gli altri.

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