Il giocatore di scacchi è tratto dalla raccolta Romanzi e novelle di Stefan Zweig.
Stefan Zweig, (nato nel 1881 a Vienna, morto nel 1942 presso Rio de Janeiro), era uno scrittore austriaco, storico e poeta. Stefan Zweig, mediatore fra le nazioni animato da sentimenti pacifisti e umanisti, è noto come autore fra l'altro di parecchie novelle e biografie. Durante la Belle Époque, il periodo della sua formazione, vede con rimpianto la pace che regnava nella Mitteleuropa nel periodo precedente alla prima guerra mondiale. Nel primo dopoguerra fu un oppositore fermo dei totalitarismi nascenti, in particolare un convinto antifascista. Per le sue origini ebraiche fu costretto a lasciare l'Austria e l'Europa dopo l'avvento al potere del nazionalsocialismo e con la seconda guerra mondiale imminente: Si rifugiò prima negli Stati Uniti e poi in Brasile, qui si suicidò nel 1942 assieme alla sua seconda moglie..
Gli scacchi. Conosco per esperienza la misteriosa attrazione di questo “gioco regale”, il solo tra i giochi inventati dagli uomini, che esula dalla tirannia del caso, il solo dove si deve la vittoria alla propria intelligenza, o piuttosto ad una certa forma di intelligenza. Non è già limitare ingiuriosamente gli scacchi chiamandoli un gioco? Non sono anche un’arte, una scienza o un gioco sospeso tra l’uno e l’altro, e che riuniscono un numero incredibile di contrari? L’origine si perde nella notte dei tempi, e tuttavia è un gioco sempre nuovo; il suo sviluppo è meccanico ma ha dei risultati solo grazie all’immaginazione; è strettamente limitato in uno spazio geometrico fisso, e pertanto le sue combinazioni sono infinite.
Come è possibile che un uomo dunque, un uomo dotato di intelligenza possa, senza diventare folle, e per dieci, venti, trenta, quaranta anni, tendere con tutta la forza possibile del suo pensiero verso questo scopo ridicolo: chiudere un re in legno nell’angolo di una scacchiera! L’attrazione del gioco degli scacchi risiede soltanto in questo: due cervelli che si affrontano, ognuno con la sua tattica. L’interesse di questa battaglia intellettuale viene dal fatto che i neri non sanno come manovreranno i bianchi, che cercano senza sosta di indovinare le loro intenzioni per controbattere, mentre i bianchi, a loro volta, cercano di mettere a fuoco le segrete intenzioni dei neri, e superarli.
Un giorno, durante un interrogatorio, mentre le guardie erano distratte, era riuscito a prendere un libricino in una tasca di un cappotto. Era un manuale di scacchi che riproduceva le 150 partite più famose. Per riuscire a sopravvivere e non diventare folle, durante le lunghe giornate isolato dal mondo, memorizzava queste partite e le rigiocava su una scacchiera immaginaria. Dopo una crisi in cui tenta di suicidarsi, viene liberato.
Quindi
prima di quel giorno e di quella sfida sulla nave, non si era mai trovato di fronte ad una
vera scacchiera, con dei veri pezzi da spostare. Tra
i due giocatori era nata improvvisamente una pericolosa tensione, una rabbia
passionale. Non erano più due partner che volevano provare la loro forza e
divertirsi, erano due nemici che avevano giurato di annientarsi reciprocamente. Vi invito a leggere il libro e scoprire il finale.
Film.
- La Novella degli scacchi, diretto da Gerd Oswald nel 1960
- SchachNovelle è il nuovo adattamento all’opera di Zweig, diretto da Philipp Stölzl e pubblicato nel 2021.
Nessun commento:
Posta un commento