venerdì 18 novembre 2022

Il risveglio di kundalini, l'energia evolutiva dell'uomo - Gopi Krishna

 In questo testo del 1970, Kundalini, l'energia evolutiva dell'uomo di  Gopi Krishna e con commenti psicologici di James Hillman, abbiamo per la prima volta il racconto dell'esperienza vera di uno stato psichico ritenuto quasi irrealizzabile: il risveglio di kundalini.

L'impiego di kundalini non resta ancorata soltanto a termini fisiologici, secondo la visione indiana del mondo, esso deve mirare all'apertura di tutti i centri, di cui dispone l'uomo, per arrivare ad un contatto universale, cioè realizzare il ripristino dell'Uno senza secondo, come si esprime l'Advaita Vedanta di Shankara. Al risveglio della kundalini si associa spesso l'energia sessuale, Si tratta però di un Eros cosmico, un'unione sacrale e perfetta, portata a dimensioni del tutto disinteressate e trascendentali. Io sono Te  e attraverso Te sono l'universo. Quando si raggiunge il livello dell'Uno ogni dualismo tra materia e spirito svanisce e appare solo il vuoto cosmico.

 Non c'è una legge che associa l'energia sessuale alla saggezza e alla creatività. Molti grandi saggi come Ramakrishna, Aurobindo, Gandhi furono liberi dal condizionamento sessuale, mentre molti astinenti, anche contemporanei, hanno spesso facoltà creatrici inferiori agli uomini comuni. La castità in India è solo un'ossessione contemporanea (vedi il libro Continent of Circe di Nirad C. Chauduri) e non si deve dimenticare che l'essenza di Shiva è il lingam.

In questo testo l'autore Gopi Krishna ha cercato di riportare la sua esperienza del risveglio della kundalini che è avvenuta casualmente senza il controllo di un Maestro, il suo sbalordimento e nello stesso tempo la sua disperazione per non poter controllare questo fenomeno (Il controllo del prana è spesso associato al controllo dell'utilizzo del seme e della sessualità).  Il risveglio improvviso della kundalini è avvenuto a 46 anni, dopo un lungo periodo di pratica meditativa, mentre era in meditazione, perse il contatto con il corpo e quanto lo circondava, sentendo contemporaneamente una sensazione alla base della colonna, un flusso di luce liquida entrare nel cervello attraverso il midollo spinale, il corpo era immerso nella luce ed era in uno stato di esaltazione. Da lì iniziò un periodo di stanchezza e spossatezza che durò diversi mesi prima di ritrovare un normale stato percettivo. Durante quel periodo si manifestarono incubi, perse appetito, come se una una forza nuova avesse preso il sopravvento sul suo sistema mentale e biologico. La memoria si indebolì, un filo lo separava dalla follia. L'anormalità fisica e psichica era dovuta all'alterazione nervosa del corpo. Era in condizioni tremende, bruciava interamente dalla testa ai piedi e le sferzate di calore diventavano insopportabili.

Cercò di contattare psichici, medium e yogi che avevano avuto l'esperienza del risveglio della kundalini per cercare di gestire questo strano fenomeno che si stava sviluppando in lui. Qualcuno accennò al fatto che forse per errore la kundalini (l'energia annidata alla base della colonna vertebrale) si fosse destata attraverso un'altra nadi (canale) che non fosse shushumna (il canale centrale all'interno del midollo spinale). Forse il risveglio avveniva attraverso pingala, il canale solare sulla parte destra della colonna. In questo caso si creavano vari disturbi fisici e psichici, che porterebbero alla pazzia e alla morte.  Gopi Krishna cercò quindi di fare dei disperati tentativi di risvegliare anche Ida il canale lunare sul lato sinistro per cercare di neutralizzare o ammortizzare questo terribile fenomeno che stava vivendo.  Poi avvenne il miracolo, si udì un suono simile ad un nervo che si spezza, un lampo argenteo attraversò il midollo spinale e passò attraverso tutti i suoi nervi, e improvvisamente l'angoscia e il dolore cessarono. Torturato ed esaurito cadde in un sonno ristoratore. Dopo qualche tempo accompagnato anche da una dieta molto attenta, Gopi Krishan racconta di essersi ritrovarsi in uno stato straordinario; un medium luminoso e sensibile, brillante notte e giorno, permeava l'intero sistema, sfrecciando in ogni parte del corpo, perfettamente a suo agio e certissimo del cammino da percorrere. 

Una sostanza tonificante veniva riversata nei nervi, nei tessuti e nelle cellule di tutti gli organi ed aveva l'impressione di essere sottoposto ad un processo di purificazione. Anche la mente non funzionava più come prima, c'era stato un preciso e inconfondibile mutamento. Aveva l'impressione che in quei momenti la sua coscienza estesa fosse in contatto con il mondo del prana, la vitale energia cosmica, la sottile sostanza immateriale che non è percebibile dall'uomo comune.  Il Prana ricominciò a circolare regolarmente nel suo corpo. Il prana è una super-intelligente energia vitale cosmica e un sottile conduttore biologico nel corpo, ossia sia una forza vitale universale che una realtà fisiologica. Un'energia materiale ed immateriale nello stesso tempo.

Il culto di kundalini è un sistema di disciplina mentale e fisica per raggiungere l'accostamento al trascendente. E' stato eclissato dal sorgere delle grandi religioni nel mondo. Nell'organismo c'è la presenza di un meccanismo estremamente complicato e di difficile individuazione, che gli antichi sapienti indiani chiamavano kundalini. Il suo controllo è un efficace strumento per il raggiungimento di un più alto stato di coscienza.  L'evoluzione dell'uomo, significa null'altro che l'evoluzione della coscienza, del principio vitale che dimora nel corpo, solo mediante il quale l'io personificato può venire a conoscenza del proprio stato immortale. Non significa solamente lo sviluppo dell'intelletto e della ragione, ma dell'intera personalità, sia delle parti conscie che delle parti inconsce. Uno sviluppo che coinvolge anche l'organico per rendere il corpo dimora più appropriata ad un'intelligenza più alta.

La kundalini è attiva in milioni di uomini intelligenti, creando nella maggior parte dei casi disturbi fisici e psichici che la moderna medicina non è in grado di prevenire o di curare per via della sua totale ignoranza in materia. Il sistema di complicati esercizi fisici e mentali che riguardano il controllo di kundalini, è conosciuto come hatha yoga.  Si basa sulla supposizione che i corpi viventi devono la loro esistenza all'azione di una sostanza estremamente sottile, che pervade l'universo e che è designata come prana, causa di tutti i fenomeni organici; essa controlla gli organismi per mezzo del sistema nervoso e del cervello, manifestandosi come energia vitale. Vi sono due principali correnti nel corpo, che hanno un effetto rinfrescante o riscaldante sul sistema che sono prana e apana che coesistono in ogni tessuto e in ogni cellula, scorrendo nei nervi principali. Per via della natura estremamente sottile, l'energia vitale è stata paragonata al respiro e si afferma che l'aria che respiriamo è permeta di prana e apana (come ossigeno e azoto, l'ossigeno brucia le impurità e l'azoto esercita una funzione moderatrice del suo ardore).  L'energia vitale cosmica, o prana shakti utilizza l'ossigeno come veicolo per la propria attività. La terra ha la sua riserva di prana che permea ogni atomo e ogni molecola di tutti gli elementi e di tutti i componenti che costituiscono montagne, mari; il sole grande riserva di energia vitale deposita il prana sulla superficie terrestre. L'intera struttura dello yoga si basa sulla validità di prana come materia superfisica conoscibile e principale agente che conduce alla condizione superconscia, conosciuta come samadhi. Anche la scienza attuale, in termini diversi asserisce che l'energia è la base del mondo fisico.   L'energia cosmica o Shakti si manifesta come forza nella materia e come vitalità negli organismi viventi; è il medium attraverso il quale l'intelligenza cosmica conduce le vaste attività di questo mondo. il termine Prana shakti è applicato all'energia che si applica alla sfera organica, mentre il termine shakti è applicato ad ogni forma di energia: animata e inanimata. 

Quando si medita, e si arriva a stati profondi di meditazione, la richiesta di maggior energia per via dello stato di concentrazione della mente, si riflette sul corpo che diventa freddo e il respiro impercettibile, il cervello diventa intensamente attivo mentre gli altri organi funzionano al rallentatore. La coscienza superficiale si innalza oltre le sensazioni corporali, e la sua  facoltà di percezione si allarga di molto rendendo possibile la cognizione di esistenze superfisiche. In queste condizioni, il primo oggetto della percezione è il prana.  Esiste un universo più vasto e bello del cosmo che percepiamo. Non ci rendiamo conto di quale meravigliosa materia animi le cellule e gli organismi, causando meravigliose reazioni chimiche e fisiche: Non sappiamo nulla di quale intelligenza regola la macchina del corpo, lo costruisce, lo preserva dalle malattie, lo cura.  La sperimentazione portata avanti da generazioni di saggi permise di scoprire che era possibile raggiungere il controllo volontario del sistema nervoso fino a dirigere un più grande flusso di prana nel cervello ed intensificarne l'attività fino ad arrivare a stati profondi di concentrazione e meditazione. Questi stati di meditazione permettevano di visitare regioni inesplorate, mai sperimentate nel mondo dei sensi.  Quando kundalini si risveglia, l'energia crea nuovi canali nel sistema nervoso e nel cervello, dotando il fortunato individuo di incredibili poteri mentali e spirituali. 

Il famoso Gayatri mantra è un'invocazione a kundalini affinchè conceda la trascendenza. Il sacro filo indossato dagli indù, che è fatto generalmente di tre o sei fili separati e tenuti insieme da un nodo, è il simbolo dei tre canali energetici, il ciuffo di capelli annodati che gli uomini portano sulla cima della testa, indica la sede del centro conscio inoperante del cervello che funge da sede della percezione supersensibile. L'adoratore di Kali, Durga, Shiva o Vishnù quando è prostrato dinnanzi l'immagine della propria deità chiede grazie non solo mondane ma anche gli attributi superfisici che gli permetteranno di guardare oltre il velo delle apparenze illusorie. La mente e il corpo sono talmente interconnessi e interdipendenti, quasi tutti i metodi per raggiugere questa particolare visione o esperienza sensoriale - la concentrazione, gli esercizi respiratori, le posizioni, la preghiera, il digiuno, l'ascetismo ed altri - modificano sia la cornice organica del corpo e della mente.  E' chiaro che tutti gli esercizi sono diretti alla manipolazione di un definito sistema di controllo organico del corpo.

L'autore continua il suo racconto dicendo, che dopo che l'energia si era regolarizzata e stabilizzata nel suo corpo, il passaggio della corrente nei suoi filamenti nervosi divenne meno percettibile, la sua mente si inondava di felicità e una indescrivibile pace si manifestava in ogni fibra del suo essere.  Guardava ora l'universo mediante una superfice mentale ingrandita e l'area della coscienza periferica era senza dubbio aumentata.

Con il risveglio dell'energia si ha un'alterazione della qualità e del comportamento delle correnti nervose che regolano le funzioni degli organi e portano ad una alterazione nella qualità delle impressioni sensorie e della loro interpretazione da parte della mente osservante. La coscienza e l'ego non sono più identificati, l'ego non è più un'unità definita, ma viene circondato da un luminoso globo cosciente di vaste dimensioni.  Un centro cosciente di grande potere fatto di tessuto cerebrale particolarmente sensibile si sviluppa nel cervello umano, vicino alla corona della testa. Se inizia a funzionare prematuramente, ossia prima che i collegamenti e i nervi siano stabiliti, e le cellule cerebrali siano abituate al flusso della potente energia, si possono manifestare problemi fisici e mentali.  Per questa ragione, sulla base di esperienze millenarie, i maestri Yoga consigliavano di destare la Shakti solo agli yogin che avessero una costituzione robusta, il dominio dei desideri, il controllo delle funzioni degli organi vitali e un'inflessibile forza di volontà. Questi yogin, grazie al risveglio di kundalini, venivano sospinti in un nuovo stato di esistenza. Venivano chiamati Vira che vuol dire eroe, il risveglio di kundalini era definita vira sadhana che significa impresa eroica: l'energia saliva fino alla testa passando per i centri di energia, distinti da spessi gruppi di nervi collocati lungo il midollo spinale. La linea di demarcazione tra naturale e soprannaturale non poteva essere superata da tutti. Questo meccanismo conosciuto come kundalini è la reale causa di tutti i fenomeni psichici e degli autentici stati spirituali, della trasformazione del sistema nervoso e del cervello in una qualità superiore di coscienza, dell'evoluzione e dello sviluppo della personalità, è l'unica chiave ai misteri insoluti della creazione.  

L'idea di portare in attività una forza vitale dormiente nel corpo, vista alla luce della moderna conoscenza, può solo significare lo sviluppo o la generazione di un nuovo tipo di vitalità che implica la ricomposizione del sistema nervoso, ricomposizione che non è possibile senza un'evoluzione biologica. E questo in Gopi Krishna ha provocato tutta una serie di grossi problemi fisici: mancanza di sonno, febbre, voracità, nausea, disgusto, ecc.  Per questo è importante la presenza di un Maestro nei momenti critici e questo spiega anche perchè gli yogin, per premunirsi contro alcuni fenomeni,  apprendono a svuotare volontariamente intestino e stomaco.  Secondo il racconto di Gopi Krishna, la manifestazione della kundalini, era accompagnata da strane manifestazioni psichiche come all'improvviso l'apparizione di una luce brillante dalla quale sgorgavano versi di poesia in persiano, e in altre lingue;  contemporaneamente si sviluppava in lui una capacità di una conoscenza supersensoriale per la percezione della sottile realtà al di là della percezione dei sensi.

L'autore, nel suo libro, riporta l'alternarsi di questo stato di coscienza nel corso degli anni, specialemente nella perdita e la riconquista di una gioia celestiale. Si sono succeduti momenti in cui si è acceduto all'apice e momenti di ricadute, a tratti vivendo immerso nella quotidianità, a tratti identificandosi con l'immagine del santone pronto a dedicarsi ai soli problemi dello spirito. La scrittura del libro è stata per l'autore, un modo per far conoscere la grande verità che aveva scoperto e rendere così servizio all'umanità.  Secondo l'autore: "Questa esperienza è la manifestazione di un processo evolutivo attivo nell'essere umano teso a trascendere i confini della mente e l'acquisizione di uno stato di coscienza superiore. Chi oggi prova piacere nei limiti ristretti dell'ego della creatura umana condizionata, questi, e solo questi, è il visionario". 

Il risveglio di kundalini è l'opera più alta e la conquista più meravigliosa che ci sia per l'essere umano. Internamente sboccerà in un visionario, veicolo di espressione di una più elevata coscienza, dotato di un sesto senso; esternamente sarà un genio religioso, un profeta, un gigante intellettuale con stupefacente versatilità ed intuito, completamente diverso nella mente da come era prima dell'esperienza. Per una straordinaria legge biologica non ancora conosciuta dalla scienza, l'organismo umano potrebbe completare, nel giro di pochi anni, il suo ciclo evolutivo.

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