venerdì 6 ottobre 2023

Sadhguru a Milano

Sadhguru (nato nel 1957), il cui vero nome è Jagadish Vasudev, è molto noto sui social (più di 11 milioni di seguaci ) ed è considerato uno dei più popolari guru indiani contemporanei. E' noto soprattutto in Occidente ed è considerato da molte persone sul percorso spirituale un punto di riferimento. 

Sadhguru non è un filosofo, né un maestro e nemmeno un religioso; è semplicemente un uomo alla ricerca, che in materie di spiritualità è tra le più autorevoli persone al mondo. Se per spiritualità però intendiamo la profonda conoscenza di sé stessi. Un mistico certo, ma assolutamente al passo con i tempi. Perché con il suo linguaggio semplice, accompagnato da una intelligente ironia, sa trasmettere concetti profondi, ma estremamente pratici. Invitato ad Harvard, ad Oxford, alle Nazioni Unite, alla FAO, all'UNESCO, ha parlato di quella crescita individuale che passa solo attraverso la consapevolezza, per inebriarsi della vita senza alcol né droghe, ma solo sperimentandola. Un messaggio che Sadhguru trasmette dall'inizio del suo viaggio, da quella esperienza mistica (avuta nel 1982, su una collina vicina a Mysore) che gli cambiò la vita.

All'Allianz Cloud di Milano, (il 1 ottobre 2023) erano in 4mila ad ascoltare le parole di Sadhguru, il mistico indiano amato dalle star hollywoodiane come Will Smith e Matthew McConaughey. E' stato il più grande evento di meditazione mai realizzato in Italia.

Sadhguru è salito sul palco tra gli applausi e i canti dei presenti e ha iniziato a ballare qualche passo davanti alla folla entusiasta. Poi ha tenuto un discorso di cinque ore in cui ha spiegato la sua visione della vita: "tutto ciò che accade nel mondo dipende da ciò che accade dentro di noi, quindi dobbiamo imparare a “controllare il corpo, la mente, le emozioni e le energie, e vivere una vita felice e appagante”.

Vedi: https://video.sky.it/news/spettacolo/video/sadhguru-a-milano-incontro-con-il-mistico-indiano-866745

Il guru ha interrotto il suo monologo solo per una breve pausa di meditazione collettiva di circa 15 minuti. La parte finale dell’evento è stata dedicata alle domande del pubblico.  La prima domanda è stata: “Qual è il senso della vita?”. E lui, che ha le idee chiare a riguardo, ne ribalta il significato: “A che serve, anzi a chi serve chiedersi qual è il significato della vita? Qual è il significato del sole che sorge, di un fiore che sboccia, del sorriso sul viso di un bambino? È solo la mente umana che deve trovare un senso per fuggire alla follia”.   Altra domanda: "Se non si trova un senso, almeno come si arriva alla felicità?”. La risposta per Sadhguru è semplice ed è dentro ognuno di noi: “Tutti abbiamo gli stessi bisogni, come mangiare e dormire, ma i nostri desideri sono diversi. Come trovare la felicità? Perché devi trovare la felicità? Quando eri bambino eri felice, poi cos’è successo?    Il problema è la capacità cerebrale che la maggioranza degli esseri umani non sa gestire”.  “Se non fate pace con la vostra mente come potete fare pace con il mondo – ha detto Sadhguru – Il problema del mondo sono gli esseri umani, perché non sanno gestire la loro mente”.  Sadhguru ha anche parlato del suo progetto di costruire una città in California – seguendo le orme dell’altro grande maestro indiano Osho – e forse anche una sede europea: “Prima pensavo fosse sufficiente costruire dentro il cuore delle persone, ora ho capito che alcuni rischiano di smarrirsi e che ci vogliono posti e persone dedicate che le aiutino”.

Sadhguru, letteralmente 'guru non istruito', non ha una formazione specifica sulle tematiche spirituali, e il suo insegnamento si basa solamente sulla sua esperienza interiore.  Ha organizzato l’evento a Milano per “portare il potere trasformativo della meditazione e dello yoga nel cuore dell’Italia” ed è comunque un personaggio controverso.

Jagadish Vasudev è nato a Mysore ed è figlio di un oftalmologo che non gli diede alcuna educazione spirituale. Dopo essersi laureato iniziò a girare l'India in motocicletta, sua grande passione, fondando assieme ad un amico un’impresa edile. La svolta mistica avvenne all’età di 25 anni, come raccontato dallo stesso Sadhguru in un Ted Talk del 2009 e in altre interviste. Nel 1982, salito in moto su collina vicina a Mysore, mentre era seduto su una pietra ebbe una esperienza mistica e una rivelazione: “Per la prima volta non sapevo cos’ero io e cosa non ero io, all’improvviso ero ovunque, la roccia su cui ero seduto, l’aria e l’atmosfera intorno a me, ero esploso in ogni cosa. Mi sentivo far parte del tutto". Quella fu la svolta. Jagadish Vasudev decise di abbandonare la sua attività imprenditoriale e di dedicarsi ai viaggi e alla meditazione: iniziò ad insegnare yoga gratuitamente e il suo nome iniziò a farsi conoscere in India come all’estero.

Il cambio di prospettiva arriva dieci anni dopo la sua prima esperienza mistica: nel 1992 fonda infatti la Isha Foundation, un’organizzazione ufficialmente senza scopo di lucro con 300 centri sparsi nel mondo dove si svolgono molte attività, tra cui ritiri di yoga e meditazione pagamento. Nel 2021 la Fondazione aveva un fatturato vicino ai 30 milioni di dollari: è gestita da 5.600 persone a tempo pieno, quasi tutte volontarie, e da oltre 16 milioni di volontari part-time.  Un guru sempre in movimento, soprattutto in motocicletta con cui lo scorso anno ha percorso in 100 giorni ben 30.000 km, per il movimento Save Soil cui è il fondatore.  Il guru indiano è stato invitato a parlare da importanti società private come Google e Microsoft, ed ha tenuto discorsi anche al World Economic Forum (per ben tre volte), alle Nazioni Unite e alla Banca Mondiale.

Nel 2017, Sadhguru ha ricevuto il Padma Vibhushan, il secondo più alto riconoscimento civile del governo indiano. Lo stesso anno ha inaugurato a Coimbatore la gigantesca statua di Adiyogi Shiva (il primo yogi) alta 34 metri, riconosciuto dal Guinness dei primati come il busto più alto al mondo

La “coesistenza” tra il suo ruolo di guru mistico e la sua maniacale attenzione all’immagine, così costruita, oltre all’essere di fatto titolare di un impero commerciale, hanno attirato feroci critiche a Sadhguru.  Il mistico è stato anche indagato, e poi archiviato, in una inchiesta per la morte della moglie Vijikumar, avvenuta nel 1997. Il guru sostenne che sostenne che si fosse trattato di Mahasamadhi, ossia un’ultima grande meditazione in cui la persona abbandona volontariamente il proprio corpo per fondersi col divino e raggiungere l’onnipresenza. Sadhguru si è attirato numerose critiche anche per aver propagandato idee pseudoscientifiche: Tulasi Srinivas, docente di antropologia e religioni all’Emerson College, ha definito Sadhguru “un guru neoliberale per tempi neoliberali”.

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