venerdì 12 gennaio 2024

Insegnanti felici cambiano il mondo. - Thich Nhat Hanh

Se noi insegnanti non siamo felici, se non lo sono i nostri colleghi, come possiamo aspettarci che lo siano i nostri studenti?”. 

Come praticare la consapevolezza a scuola?  In un bellissimo libro del 2017,  Insegnanti felici cambiano il mondo. Una guida per coltivare la consapevolezza nell’educazione, insieme a Katherine Weare,  Thich Nhat Hanh ha raccolto un’ampia rosa di possibili insegnamenti su come praticare la consapevolezza a scuola, a tutti i livelli di istruzione, e nel processo educativo in generale.


Per poter insegnare e aiutare i propri studenti ad affrontare la vita, un insegnante dovrebbe essere felice, essere in sintonia con se stesso e con gli altri. Tesi centrale dell’opera, pertanto, è che essere felici è qualcosa che si può apprendere. Le pratiche di consapevolezza, infatti, possono aiutare gli educatori e i loro studenti ad acquisire capacità di ridurre le proprie tensioni e a sviluppare fiducia, compassione, concentrazione e gioia, sul piano sia personale che collettivo, comprendendo che la gioia della vita si può trovare solo nel momento presente.
Per Thay, il primo passo di questo percorso di consapevolezza è quello di entrare in se stessi in profondità, entrare in contatto con le nostre percezioni e sofferenze, riconciliarsi con noi stessi, e produrre quell’energia capace di farci entrare in contatto con la vita, il mondo, il vivere qui e adesso.  
Se una persona non riesce a cambiare se stessa, è difficile che riesca ad aiutare gli altri. Solo comprendendo le nostre sofferenze possiamo comprendere quelle degli altri e aiutarli a soffrire meno. E’ questo che gli educatori dovrebbero insegnare alla nuove generazioni con l’obiettivo di trasformare, quindi, l’ambiente scolastico in una vera “comunità” attraverso delle sessioni di condivisione.
Se il giovane sente qualcuno che comprende la sua sofferenza, soffrirà meno”.
Anche in questo approccio pedagogico, il monaco zen   mette sempre al centro la comunità e l’”interessere”, nella convinzione che solo l’interagire con tutti gli elementi che costituiscono un determinato ambiente potrà portare alla felicità e a una trasformazione profonda: “Nulla può esistere indipendentemente dal resto. Ogni cosa deve fare affidamento su ogni cosa per esistere. La visione profonda dell’interessere ci aiuta a sbarazzarci dall’idea di un sé separato, e questo ci aiuta a eliminare i complessi che stanno alla base della sofferenza”.  
Ogni docente dovrebbe essere un costruttore di comunità, contribuendo a creare un ambiente idoneo a coltivare la presenza mentale nei rapporti con  colleghi e studenti, a crescere e ad esprimersi pienamente. La vita in comunità è il primo tassello per ottenere un’istituzione e un’intera società più etiche e più giuste.
Nel 2008, Thay ha avviato un vasto programma di formazione internazionale per insegnanti in Europa, Nord America e Asia al fine di diffondere la pratica della presenza mentale nell’ambito della formazione scolastica e universitaria. Insieme alla sua comunità di Plum Village, ha messo a punto una serie di pratiche creative di consapevolezza destinate a educatori e giovani studenti, con l’obiettivo di offrire una solida base morale per l’insegnamento.
Nel 2008, la comunità buddhista ha offerto al Presidente francese Sarkozy, sulla base delle esperienze fatte a Plum village, un modello di ‘etica applicata’ da introdurre nelle scuole per contrastare le rivolte urbane che scuotevano la Francia in quel periodo.
Nel 2011, queste pratiche, prive di connotazioni religiose  o confessionali, sono state ulteriormente migliorate e denominate Wake Up Schools e diffuse in tutto il mondo dagli allievi di Thich Nhat Hanh.
Il libro Insegnanti Felici contiene una raccolta di pratiche da proporre ad allievi e insegnanti, ed  esperienze reali, sul campo, vissute da insegnanti frequentanti il Plum village che avevano sperimentato la presenza mentale a scuola.
La strategia pedagogica proposta è quella del portare avanti pratiche di consapevolezza che possano permettere di coltivare appieno il nostro potenziale umano positivo (i semi buoni)  e di arrivare così a condurre una vita immensamente più appagante.  La felicità va coltivata e le pratiche di consapevolezza vanno messe al centro dell’insegnamento.  Tali “pratiche di consapevolezza” sono state poi riprese dalla Mindfulness,  diventando un fenomeno popolare.
Ricerche scientifiche hanno attestato l’efficacia  della meditazione di consapevolezza se praticata con costanza e gradualità, nel ridurre negli insegnanti stress, depressione e rabbia.
Altre ricerche hanno confermato la neuroplasticità del cervello, ossia la capacità di cambiare configurazione durante la vita a seguito di pratiche meditative. 

Qui trovi una sintesi del libro: https://books.google.it/books/about/Insegnanti_felici_cambiano_il_mondo.html?hl=it&id=YP_YDwAAQBAJ&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false

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