domenica 7 luglio 2024

Mantra yoga

 Nel percorso spirituale, c'è un'antica pratica che continua ad attirare l'attenzione per i suoi effetti benefici sulla mente e sul corpo: la recitazione dei mantra. Questa tradizione millenaria ha superato i confini culturali e religiosi per raggiungere un pubblico sempre più vasto. Un mantra è uno strumento della mente: un suono o una vibrazione potente che si può usare per entrare in uno stato profondo di meditazione o di consapevolezza. Il mantra può essere pronunciato, cantato o sussurrato. Oppure lo si può pensare nella mente senza verbalizzarlo.  Il mantra ha il vantaggio di occupare la mente con qualcosa di diverso dai problemi quotidiani. Recitando un mantra e sentendolo profondamente, la mente non ha quasi più spazio per pensare.

Kirtan e Bhajana sono pratiche spirituali che fanno parte di un sistema chiamato Mantra Yoga. Letteralmente i due termini significano "ripetizione continua di un mantra".  Questo sistema yoga contenuto nei Tantra Shastra, antica scrittura indiana, utilizza le vibrazioni sonore per permettere all'essere umano di poter espandere ed infine liberare la propria coscienza latente. Il Mantra yoga non è limitato alla cultura indiana poichè si trova in tutte le grandi culture spirituali del mondo.

Il mantra, esistente nell'etere, venne direttamente percepito dagli antichi rishi, o veggenti, che diedero al suono, una trasposizione verbale, traducendolo in parole, ritmi, melodie.  La radice "Man" nella parola "Mantra" significa in lingua sanskrita "pensare", mentre "Tra" deriva da "Trai", che vuol dire "proteggere" o "liberare" (dal vincolo del sansara, o mondo fenomenico, ciò che appare ai nostri sensi fisici). Perciò mantra vuol dire "pensiero che libera e protegge".  I mantra sono stati tramandati in un linguaggio costituito da sillabe (alfabeto "devanagri", che in sanskrito significa "Città degli Dei").

Questo linguaggio consiste di una serie di lettere chiamate Akshara, che significa "senza fine" e la combinazione di queste singole lettere o vibrazioni sonore forma ciò che conosciamo come mantra. Ogni akshara ha una sua particolare frequenza o vibrazione associata, che influenza l'individuo nei differenti livelli di coscienza. Perciò le combinazioni di akshara in differenti mantra aiutano a risvegliare un particolare tipo di consapevolezza nell'individuo, secondo la struttura del mantra. Pertanto essi non devono in alcun modo il loro potere al significato. Non bisogna pensare infatti che i mantra promuovono il pensiero concettuale, che è dualistico, anzi in quanto manifestazione del suono, essi riproducono l'essenza stessa di ciò che viene nominato (per esempio, la parola "shanti", che in sanskrito significa "pace", è essa stessa una vibrazione di pace), e operano su di noi grazie alla loro identità con determinati elementi della nostra coscienza.

I mantra hanno dunque il potere di far trascendere la dualità, il livello mentale, e di portarci ad uno stato di unione ("yug", da cui yoga) mistica con l'universo, il cosmo, l'assoluto, chiamata "nirvana" dai buddhsiti, "tao" dai taoisti, "samadhi" dagli yogi dell'India, "comunione cristica" dai mistici cristiani.

Il canto o la recitazione del mantra attiva la forza creativa spirituale, producendo armonia in tutti i livelli dell'essere umano. Può quindi essere usato per riportare equilibrio sui livelli sottili, e manifestarsi come cura anche sul livello fisico più denso. 

La musica è sempre stato un mezzo molto potente per il risveglio della cosicenza spirituale, per non parlare del suo valore per liberare le tensioni emozionali ed indurre uno stato di tranquillità e di rilassamento. Così con la comninazione del mantra e della musica abbiamo una pratica conosciuta come Kirtan.   Sul sentiero della meditazione il kirtan è uno dei mezzi attraverso cui la bhakti, l'amore trascendentale viene risvegliato. La musica è un'arte, un'espressione comune a tutte le culture ed un mezzo attraverso cui, nella vita, viene espressa quell'esperienza che trascende le parole e le azioni. La musica ha la qualità della trascendenza. Ha un potere così grande,  che l'intelletto e la mente razionale sono disattivati e ci porta nel regno dell'interiorità dello spirito.  

I mantra sono lasciati nella loro forma originale perchè qualunque tentativo di tradurne il significato sarebbe puramente intellettuale. Tramite la pratica del kirtan e del bhajana e non attraverso la conoscenza intellettuale, vengono poco alla volta rivelati gli aspetti più profondi del mantra. 

Il mantra OM.  Secondo la scienza del mantra vi sono quattro tipi di onde sonore: onde statiche, onde riverberanti, onde oscillanti e onde trascendentali. Il mantra Om produce tutte queste quattro onde; OM è la combinazione di tre suoni "A" "U" "M".    "A" crea le onde statiche, "U" le onde riverberanti, "M" le onde oscillanti.  La quarta onda, essendo trascendentale e oltre i sensi dell'udito e della parola, viene creata meditanto su OM al centro del cuore.   Quando si trascende il mondo sensoriale esteriore, si diventa consapevoli di onde aventi alta frequenza che non hanno nessuna interruzione.  Le onde ordinarie hanno un'interruzione. Quando si pratica il mantra "OM", esso iniza e poi termina. La fine e l'inizio sono i punti di arresto delle onde sonore. Ma quando trascendete la mente, allora si arriva ad un'alta frequenza sonora che non ha mai interruzione. 

Le prime tre onde sonore appartengono alle tre dimensioni della coscienza umana e sono interconnesse. "A" rappresneta lo stato di veglia o coscienza sensoriale, "U" rappresenta il sogno o il subconscio e "M" rappresenta la dimensione illimitata della coscienza che è oltre la mente e i sensi. Quindi possiamo dire che "OM" ha quattro basi: il mondo sensoriale, il mondo mentale, il mondo materiale e lo stato ultimo.  

Secondo i Veda, OM è il primo e l'ultimo mantra. Esso non ha nome e forma ed è considerato essere la forza creatrice della mente universale. Il concetto di mente universale è molto difficile per noi da comprendere. Nelle scritture viene chiamata Hyranyagarbha, ed è simboleggiata da un uovo. Nel centro di questo uovo vi è un punto ultimo dal quale il suono scaturisce. 

"Nada" letteralmente significa suono, ma in questo caso si riferisce al punto ultimo di risonanza. Questo punto è un punto trascendentale dove "OM" si trova in forma immanifesta. Non vi è vibrazione, non vi è ritmo, non vi sono onde; tutto sembra essere completamente silenzioso e potenziale. Può essere immaginato come totale inattività. Ai poli opposti di questo uovo universale vi sono le forze conosciute come spazio e tempo. Lo spazio è la forza di energia positiva e il tempo è la forza di energia negativa. Quando producete il mantra OM con la bocca o lo recitate nel regno della vostra mente, queste due forze psichiche raggiungono uno stato di polarità, cercano di proiettarsi entrambe verso il centro del nucleo. Quando avviene l'unione, vi è un'esplosione di forza dalla quale risulta l'intera creazione universale. Quindi il mantra OM rappresenta la forza creatrice, il centro in cui il tempo e lo spazio si uniscono e dove l'infinito è spaccato in una moltitudine di infiniti.  

Il mantra OM viene scritto in un modo particolare. Consiste in quattro curve, sopra le quali vi è una luna crescente con un bindu o punto. Bindhu è il centro o il punto focale di OM.  Ogni curva  rappresenta l'infinito nei suoi differenti aspetti di tempo, spazio, oggetto e trascendenza. Quindi Om ha entro se stesso l'altra forza conosciuta come prakriti o natura, oltre la forza spirituale. Gli yogi meditano su questo simbolo di OM in modo da sviluppare le forze mentali e spirituali. Vi sono due manifestazioni di questa energia: una è appagamento che appartiene al piano materiale, l'altra è trascendenza, appartenente al piano spirituale. Om è un mantra molto potente per gli scopi dell'appagamento e della trascendenza.

Il simbolo dello yoga

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