venerdì 17 giugno 2022

Vita da yogi

Lo yoga è un'armonia tra corpo, mente, respiro ed energia. Non è solo esercizio fisico ma una combinazione tra emozioni, alimentazione, respiro e condivisione.  E' una disciplina che, al netto di mal di schiena e dolori vari, rende anche più felici, allontana definitivamente lo stress e lo spleen. La pratica yoga, può diventare una fantastica esplorazione che rende la vita un terreno di sperimentazione e scoperta. Non è importante arrivare alla meta, quanto non smettere mai di provarci..

Lo yoga facilita la connessione tra le nostre emozioni e tutto ciò che di positivo ci circonda: la natura, la comunità di riferimento, le persone più care, i maestri.  La parola chiave è una sola: “Shanti, pace”. E se yoga vuol dire “unire” ecco allora che la gioia arriva dall’entrare in relazione con se stessi e poi con gli altri. Lo yoga insegna a non reprimere le emozioni ma ad indirizzarle verso mete più costruttive, ci aiuta a sviluppare la consapevolezza della nostra natura intima attivando un processo di guarigione fisica e mentale.

Ogni posizione diventa la metafora dei passaggi e del cambiamento. Le posizioni segnano la disponibilità all’abbandono, al lasciarsi andare, la nostra capacità di accettazione e di apertura verso l'altro. Le posizioni di equilibrio rappresentano l’anti paura, esecuzione dopo esecuzione, sino ad ottenere la padronanza completa. Padronanza della postura ma soprattutto dei timori più profondi.

Nella vita di uno yogi l’alimentazione vegetariana non dipende da una scelta ideologica ma è piuttosto la base per la purificazione del corpo. Secondo gli yogi la digestione lenta, dovuta dalla carne, fa sprecare energie e produce scorie inutili.  La combinazione tra una pratica yogica e una dieta vegetariana ben equilibrata produce un effetto di purificazione su tutto il corpo. La pratica yoga dona equilibrio interiore e armonia.  – lasciando la mente immergersi in un’unica attività trascurando ogni altra attività che possa distrarla.  “Lo yoga è molto più che un insieme di tecniche posturali e di respiro: è una forma di scienza per l’illuminazione individuale”.

 L'idea di Yoga in occidente oscilla tra esercizi ginnici e respiratori che aiutano a combattere lo stress e l’idea opposta che esso sia una pratica magica. Yoga significa unione, ossia ricongiungere la natura umana con la vera Realtà, l’Essenza. Lo yoga non è né una filosofia, né una religione ma una pratica mistica. 

Patanjali, l'autore del testo gli Yoga Sutra, indica nella mente lo strumento per raggiungere la suprema conoscenza o samadhi. Teoria e pratica sono inscindibili, occorre una pratica costante e un maestro che conduce l’allievo su una strada che non si può apprendere dai libri. Per Patanjali, gli ostacoli sono prevalentemente psico-emotivi: malattia, apatia, indolenza, negligenza, inclinazioni mondane, illusione, distrazioni. E’ comprensibile che per arrivare al controllo della mente è necessario controllare il corpo.  Con il samadhi la mente penetra negli stati più sottili della realtà, fino a trascendere la materia ( prakiti) ed arrivare alla suprema conoscenza, purusha.

Con lo yoga diminuisce l’attività del sistema nervoso vegetativo, della frequenza respiratoria, il flusso sanguigno diventa stabile e omogeneo. nell’elettroencefalogramma aumentano le onde alfa, quelle presenti in fase di sonno.

Attraverso il controllo della respirazione si giunge al pranayama, che è il controllo delle correnti del prana nel corpo sottile. Farla salire fino alla sommità del capo. L'ideale è praticare alla mattina presto o sera a stomaco vuoto. La pausa respiratoria viene progressivamente allungata, oltrepassando i limiti normali insorgono delle modificazioni nella fisiologia cardiovascolare molto particolari, si arriva la controllo del respiro, del battito cardiaco e del metabolismo. Il pranayama eseguito senza il controllo di un maestro può essere pericoloso.   Il corpo sottile è un concetto molto sviluppato nello hatha yoga e tantra yoga. Le nadi, ossia i canali energetici sono 72.000. Lo scopo dello yoga è quello di indirizzare il prana nel canale principale e spingerlo verso l’alto e realizzare samadhi.

La respirazione è una funzione fondamentale nello yoga e nell’ayurveda, è il processo che immette nell’organismo l’energia vitale. "La corretta pratica del pranayama elimina tutte le malattie, se la pratica è errata può insorgere ogni sorta di disturbo". Dal libro Hatha Yoga Pradipika.

Esistono degli esercizi preliminari, che non vanno ad incidere sulle correnti del prana o lo fanno minimamente, e che possono essere praticati tranquillamente: si tratta del respiro profondo e del respiro a narici alternate. La tecnica del pranayama consiste nella sospensione del respiro: Kumbhaka, la sospensione prolungata scatena riflessi cardiovascolari e modificazioni fisiologiche profonde. Nella respirazione yogica la parete addominale deve essere tonica e non contratta, si può fare solo sviluppando l’appropriata muscolatura con le asana. Nadi sodhana si inizia ispirando da entrambe le narici, poi chiudi la narice destra ed inspiri con la sinistra, chiudi la sinistra ed espiri dalla narice destra, inspiri da destra, chiudi la destra ed espiri dalla sinistra,  e così via, si termina espirando dalla narice destra.

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