sabato 18 marzo 2023

Il trattamento ayurvedico

L'ayurveda, è uno dei sistemi di medicina naturale più antichi tramandati dall'uomo, un grande dono dell’India al mondo. Il termine ayurveda indica “la conoscenza, il sapere sacro” (Veda) relativo alla “vita” o “longevità” (ayus). Nella Charaka Samhita, il trattato più antico e autorevole sulla medicina ayurvedica, ayus è "l'unione di corpo, organi, mente e sé (atman)". Quindi il suo significato è  "l’arte del buon vivere".  Oltre alla scienza medica racchiude in sè elementi di filosofia, arte e disciplina, ed offre una visione completa dell’esistenza, insegnando a conoscere la vera natura dell'Essere Umano ed il suo ambiente, ed a mantenere l’equilibrio tra esso e l’Universo. Questa definizione evidenzia l'impostazione psicosomatica dell’ayurveda che studia non solo il corpo, ma l’essere vivente nella sua interezza, comprese le funzioni dei sensi (vista, udito, odorato, gusto e tatto), la mente e il sé. Ricorda, inoltre, che l'uso scorretto delle facoltà sensoriali e psicologiche può provocare svariate malattie. 

L’ayurveda deriva dalle verità scoperte dagli antichi rishi (veggenti) durante pratiche meditative e discipline ascetiche. Trae la sua origine dalla filosofia samkhya.  Sono 24 i principi o elementi che costituiscono l’universo: dall’energia creativa, fino agli elementi più grossolani (bhuta). 
Secondo l'ayurveda la vita va gestita secondo quattro principali obiettivi: Dharma (virtù da seguire, "dovere"), Artha (ricchezza della comprensione, benessere/prosperità), Kama (felicità), Moksha (libertà/illuminazione).

In Occidente spesso l'ayurveda è ricondotto unicamente ai preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, varie terapie di purificazione, rilassamento e bellezza abbinate alla cosmesi, ma comprende in realtà un orizzonte assai più ricco e complesso. Secondo l'ayurveda, "ogni individuo è un'espressione unica di coscienza.”
Eppure, poiché la nostra vita è fatta di / e dalle relazioni con gli altri, spesso perdiamo di vista la nostra unicità. Nelle nostre relazioni con gli altri e il mondo, siamo aperti al supporto, al riconoscimento e all'amore di cui abbiamo bisogno per essere soddisfatti e, allo stesso tempo, in questo spazio siamo vulnerabili a problemi di comunicazione e traumi. Il trauma diventa una "ferita della mente che non guarisce". Queste sono le ferite presenti nelle nostre espressioni uniche e a cui il pensiero e la pratica ayurvedica offrono la guarigione.  "Quando guariremo questo trauma, ameremo l'intera esistenza".
Lo scopo principale dell'ayurveda è quello di aiutare l'individuo a conservare buona salute e benessere. È consigliata una pratica regolare. Secondo i testi classici dell’ayurveda il massaggio ayurvedico previene i processi di invecchiamento del corpo, aiuta a superare la fatica e dona vigore, rafforza e migliora il sistema nervoso, la vista e la qualità del sonno.

Uno dei trattamenti conosciuti nell'Aayurveda è il trattamento abyhanga che viene eseguito su tutto il corpo con oli vegetali specifici in relazione alla costituzione del soggetto ma anche alla stagione, al clima, ai disturbi. Si utilizzano degli oli tiepidi scelti dal terapista che possono essere arricchiti con essenze aromatiche per armonizzare uno specifico dosha. Scopo dell'abyhanga è armonizzare i dosha, i principi biologici costitutivi di ogni essere umano, eliminare le tossine fisiche e mentali, creare un flusso emozionale positivo ed elevare lo spirito. Le manovre del massaggio sono standard, ma estremamente personalizzata è la manualità che differisce a seconda del dosha.

L'azione del massaggio non è solo terapeutica, ma anche di prevenzione in quanto permette di interpretare, recepire e modificare parte dei messaggi che provengono dal corpo: rallenta i processi degenerativi, migliora la resistenza allo stress, pacifica la mente, potenzia il sistema immunitario e il potere di auto-guarigione dell'organismo, aiuta a risolvere i disturbi legati a insonnia, depressione, stanchezza, ciclo mestruale, digestione, tensioni e contrazioni della colonna vertebrale.

Il primo beneficio del massaggio ayurvedico è quindi la sensazione di rilassamento che invade piacevolmente il corpo e la mente. I dolori dovuti alle tensioni o alla stanchezza tendono a scomparire a tutto vantaggio del proprio benessere. È particolarmente consigliato a chi è soggetto a ansia o stress proprio per il suo effetto rilassante nonché è indicato per chi soffre di insonnia.

Questo tipo di massaggio ha, inoltre, un potente effetto disintossicante per il corpo e coadiuvante della circolazione sanguigna. In tal modo in processo di eliminazione delle scorie è attivamente stimolato e i tessuti profondamente nutriti dal sangue. È inoltre tra i trattamenti ayurvedici per la cellulite. Migliora le difese immunitarie e la salute della pelle grazie all’utilizzo di oli specifici. Tonifica i muscoli e ha un salutare effetto drenante. Ottimo a fine giornata per cancellare la fatica della quotidianità previene i processi di invecchiamento del corpo.

L'Ayurveda prevede tre dosha o tre costituzioni che sono: aria (vata), fuoco (pitta) e acqua (kapha). A seconda del fatto che siano malate o sane, esse distruggono o mantengono in salute il corpo.

  • Vayu (o vata) si accumula durante l’estate e manca in inverno con l'arrivo del freddo e piogge. Per compensarlo: cibi grassi, ambienti e vestiti caldi, massaggi con olio. 
  • Kapha freddo e umido si accumula durante l’inverno e si manifesta ai primi tepori, da evitare cibi dolci e pesanti, consigliati alimenti piccanti e amari e astringenti, miele.
  • Pitta accumulatosi durante la stagione delle piogge aumenta con il calore dell’autunno e durante l’estate, consigliati cibi di sapore dolce, burro chiarificato.
  • Kapha predomina nell’infanzia, il suo picco è la mattina, la sera e dopo i pasti.
  • Pitta dà l’impronta alla giovinezza e alla mezza età, il suo picco è a mezzogiorno, mezzanotte, durante la digestione.
  • Vayu domina l’età avanzata e la vecchiaia, massimo la sera e durante la notte.

L'ayurveda dà molta importanza all’igiene dei denti, cavità orale, lingua, pasta di sandalo, aloe, e olio per il corpo. L’insonnia è sintomo di Vayu e Pitta. L’eccesso di fatica fa aumentare Vayu. 

Le otto branche della medicina ayurvedica sono: generale, chirurgia, collo, testa, pediatria, ostetricia, psichiatria, tossicologia. Rasayana è la branca dell'ayurveda che si occupa del ringiovanimento e dell'incremento della vitalità. Vajakarana è la branca che si occupa di favorire la virilità. L'olio di sesamo riduce vayu, mentre il burro di latte di bufala riduce pitta. L'olio di ricino è usato per massaggi.  Tiphala è uno dei farmaci più importanti per ridurre i tre dosha, ed è usato per il ringiovanimento. Il chyavamprash è un tonico che contiene miele, cannella, cardamomo, malva, pepe.

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