In questo post riporto alcune frasi riguardanti l'amicizia, che mi hanno particolarmente colpito, estrapolate dei libri che ho letto.
"Oggi le relazioni si riducono a semplici connessioni, in un contesto in cui è possibile con pari facilità entrare e uscire, puri contatti senza impegno e responsabilità". Fabio Guidi
Spesso manchiamo di coerenza nelle nostre relazioni, tanto che finiamo per sviluppare la sindrome "Molte relazioni, nessuna relazione". Avere molte relazioni può sembrare una grande apertura interpersonale, mentre in realtà è una fuga da una vera relazione.
"Nessuno si
interessa più degli altri senza un motivo, e alla fine siamo tutti
soli". Dal film "Toglimi un dubbio" di Carine Tardieu - Dal libro L'anomalie -
Hervè Le Tellier
Le relazioni interpersonali sono un momento fondamentale della nostra esistenza. Nessun essere umano può vivere e restare senza amore, senza legami affettivi con gli altri e il mondo. Essere presenti nelle relazioni è difficile, ma allo stesso tempo nutriente, sia per noi stessi che per gli altri.
Le relazioni sono un potente mezzo di purificazione mentale, e come dice Krishnamurti: "La relazione è un processo di auto-rivelazione, ci rivela a noi stessi". Dobbiamo scegliere a chi dedicare la nostra attenzione e farlo in profondità.
L'amicizia e l'amore sono una risonanza positiva molto forte con qualcuno, senza attaccamento, nè altra cosa, sono semplicemente un sentimento della nostra umanità comune, e la constatazione di essere felice di stare con questa persona e di essere in relazione con questa persona. Ed è considerata l'emozione suprema perchè è accompagnata da stati mentali positivi che accompagnano come una costellazione questa risonanza positiva con gli altri da cui scaturisce il miglior stato dell'essere umano - Matthieu Ricard.
Spinoza illustrava due percorsi nello sviluppo dell'essere umano: - Il primo cammino consiste nell'andare verso se stessi, è la gioia della liberazione; - Il secondo consiste ad andare verso gli altri ed essere in armonia con il mondo, e esprimere la gioia della comunione.
Il primo percorso consiste nel diventare pienamente se stessi, con un lavoro di introspezione si elimina ciò che ci è stato imposto dall'esterno e si cerca di sviluppare aspetti che sono stati soffocati. Questo processo di individuazione, come lo definisce Jung, comincia verso i 35 anni, quando abbiamo preso coscienza, confrontandoci con l'esperienza, della nostra vera natura e delle nostre aspirazioni reali. Importante è mantenere i legami con la comunità, la famiglia e avere dei valori. Spinoza direbbe: "osserva quello che ti porta della gioia e quello che ti rende triste".
È impossibile vivere nella gioia se siamo in permanenza dipendenti della critica o del giudizio degli altri.
"Essere capaci di trovare la propria gioia nella gioia dell'altro: ecco il segreto della felicità". - Georges Bernanos.
Nell'etica a Nicomaque, Aristotele usa la parola philia per descrivere l'amore è l'amicizia. Philia è un amore profondo che unisce sia degli amici che delle coppie, il fondamento di tutte le relazioni umane autentiche: si sceglie una persona per condividere un progetto, o condivisione di scambi, di piaceri e di conoscenze. E' fondata sulla reciprocità, con una persona con la quale ci incoraggiamo mutualmente, ci aiutiamo reciprocamente a svilupparci, a essere pienamente noi stessi.
Philia comporta una dimensione senza la quale nessun amore può essere vero: la gioia di poter essere pienamente se stesso e di aiutare l'altro a essere, anche lui, pienamente se stesso. A volte c'è un amore incondizionato verso l'altro, a volte questo amore è condizionato (genitori che amano i figli se riescono negli studi, il partner che ama il compagno/a se mantiene una certa forma fisica, ecc).
Aristotele parla di diversi gradi di amicizia, al più alto livello situa l'amicizia che unisce due persone uguali. In questo rapporto i due amici devono arricchirsi reciprocamente senza sfruttarsi.
La vera amicizia è rara, la sua achimia è complessa e si base sulla simmetria e la complementarietà tra due persone. Spesso è difficile distinguere tra l'amore e l'amicizia. Si parla di amicizia in senso riduttivo o attenuato quando esistono delle affinità, degli interessi comuni, delle possibilità di aiuto reciproco e allora in questo caso, l'amicizia ha una vera funzione sociale.
Frase sull'amicizia: "Gli uomi sono egoisti ed individualisti. Gli amici dovrebbero essere sempre presenti, solidali, confidenti , altruisti, sempre disposti ad ascoltarci, degli angeli! Tu credi negli angeli?!"
Comunicare l'un l'altro, anche se ci si conosce molto bene, è estremamente difficile. Ci si comprende quando ci si incontra al medesimo livello nel medesimo tempo.
Non potremo mai stabilire con certezza fino a che punto i nostri rapporti con gli altri siano i risultati dei nostri sentimenti, del nostro amore, del nostro non-amore, del nostro rancore e fino a che punto sono condizionati dal rapporto di forze tra gli individui. Milan Kundera
Fintanto che le persone sono giovani e la composizione musicale della loro vita è ancora alle prime battute, essi possono scriverla in comune e scambiarsi i temi, ma quando si incontrano in età più matura, la loro composizione musicale è più o meno completa, e ogni parola, ogni oggetto, significano qualcosa di diverso nella composizione di ciascuno. Milan Kundera
Quello che è pericoloso nei rapporti è l'usura e la malinconia della
memoria, (dell'infanzia, del non vissuto, ecc.) che possono innestare la
necessità di nuovi incontri e di relazioni particolari. Le relazioni particolari sono quelle che nascono quasi inavvertitamente
in situazioni particolari, quasi senza intenzione, ma che si
trasformano in una sorta di comunione necessaria e naturale, che
seleziona e filtra i rapporti con il mondo esterno, che condivide
pensieri e atteggiamenti, che sente una unicità della relazione, quasi
un possesso. Queste relazioni particolari possono essere rapporti di amicizia, ma anche rapporti di amicizia/amore.
Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia o dell’amore, poichè nessuno è più sensibile nelle relazioni, di un solitario. C. G. Jung
Se c'è pace nella tua mente, troverai pace con tutti. Se la tua mente è agitata, troverai agitazione ovunque. Quindi prima trova la pace interiore e vedrai questa pace interiore riflessa ovunque. Tu sei questa pace. La pace è come una sorgente che scaturisce dall'interno, non si può ottenerla dal mondo esteriore.
Alla fine quello che importa sono le persone a cui vogliamo bene. Si trova il senso della vita scegliendo dove e come trascorrere il nostro tempo prezioso. "Quello che si ricorda, sono le persone di cui abbiamo toccato le vite e quelle che hanno cambiato la nostra". Maria Ressa.
Il monaco zen Thich Nhat Hanh ha inventato la meditazione dell'abbraccio "«Inspirando, so che questa persona cara è viva fra le mie braccia. Espirando, so che mi è tanto preziosa». Se respirate profondamente in questo modo, tenendo fra le braccia la persona a cui volete bene, l'energia della cura, dell'amore e della consapevolezza penetrerà in lei e la nutrirà e la farà rifiorire.
L'amore di sè, è legittimo e necessario per poter amare gli altri e essere amati da loro. Questo amore è la parte qualitativa della stima di sè basata sulle proprie capacità, potenzialità e risultati. Quando volete bene a qualcuno, non glielo direte mai abbastanza. Molti hanno il pudore a dire "Ti voglio bene", "Tengo a te", "Ti amo", come se svelassero qualcosa di troppo intimo di loro per essere espresso nella quotidianità.