lunedì 29 agosto 2022

L'Homme Nu - Marc Dugain e Christophe Labbé

Riassunto del libro L’Homme Nu, la dictature invisible du numerique de Marc Dugain e Christophe Labbé   Edizioni Robert Laffont,  2016.

La rivoluzione digitale non si contenta di modellare il nostro modo di vita verso più connessione e informazioni, ci porta anche verso uno stato di docilità, di trasparenza, il cui risultato è la scomparsa  della vita privata e una rinuncia irreversibile della nostra libertà. La promessa di una vita migliore addolcirà il prezzo da pagare sulla nostra vita privata..
In ogni secondo della nostra esistenza generiamo dati e informazioni sulla nostra salute, sui nostri progetti, sui nostri gusti. Tutti i momenti di connessione saranno utilizzati per aumentare il volume dei big data trattati da computer con capacità di memorizzazione e di calcolo gigantesco.
Stiamo andando verso il transumanesimo. Verso un essere umano con capacità aumentate, e si sta carezzando il sogno di raggiungere l’eternità. L’uomo vivrà completamente nudo sotto lo sguardo di quelli che raccoglieranno informazioni su di lui. La sorveglianza continua sarà la regola, a meno che non si accetti di fare parte della nuova categoria di marginali.
Con la scusa della minaccia terrorista, Google, Amazon, Apple, Microsoft controllano i nostri scambi di e-mail, la nostra navigazione, i nostri spostamenti con il GPS o tramite le telecamere di sorveglianza, e minacciano il nostro diritto all’intimità, e stanno diventando un pericolo per la democrazia.  

Dopo l’11 settembre 2001, l’Europa considera la sorveglianza assoluta messa in opera dalla NSA come il modello da seguire. Arruolando i giganti del web nella lotta antiterrorismo, gli Stati Uniti hanno autorizzato il controllo dell’infosfera.   Bisogna comunque sottolineare il paradosso che, aldilà del darknet,  proprio i social media hanno facilitato la propaganda e il recrutamento dei combattenti di Alkaeda (Daech).
Da qualche tempo stiamo assistendo ad una trasformazione del mondo in dati, tutto è trasformato in dato: foto di famiglia, musica, film, poesie, documenti amministrativi, ricette mediche, romanzi, ecc… Il 70% di questi dati sono digitati direttamente dagli individui connessi alla rete, i giganti del web detengono l’80% dei dati digitali personali dell’umanità. Questa enorme mole di dati corrisponde al nuovo oro nero.  La cifra di affari mondiale dei big data ha superato, nel 2016, i 24 miliardi di euro.  

I    13 grandi server radice che controllano tutti i dati mondiali sono gestiti da 12 organismi di cui 9 sono americani. In meno di 15 anni Google, ribattezzato Alphabet ( nato da un algoritmo battezzato “Page Rank” inventato nel 1998 da Serguei Brin e Larry Page) è diventato la più grande impresa del mondo.  Alphabet e Apple sono seduti su una montagna di 300 miliardi di dollari. E niente del loro operato è ecologico.    Google ha riconosciuto di emettere, nei vari centri di trattamento dati,  1,5 milioni di tonnellate di CO2 ossia le stesse emissioni del Burkina Faso.   I Big Data hanno costruito la loro potenza a scapito degli individui, Milton Friedman, un ex-ingegnere di Google considera i governi una industria inefficace e la democrazia come inadatta.
Nel 2009, Peter Thiel l’inventore di PayPal dichiarava che una corsa mortale si era sviluppata tra la tecnologia e la politica.  La visione del mondo di Zucherberg è quella di dare la priorità al privato e la sfiducia nei confronti dello Stato.  Il  progetto si svela. Dietro l’attitudine aperta dei pionieri del digitale traspare la volontà di farla finita con la democrazia diventata ingombrante, come sono diventati ingombranti i media. Lo slogan di Google è "Organizzare l’informazione del mondo per renderla universalmente accessibile e utile". La digitalizzazione del mondo ha sviluppato una astrazione dal reale. Per annullare il potere dei media la strategia è quella di indebolirli, per poi proporre un accordo per controllarli. Nel 2015 Facebook ha firmato un accordo con 9 grandi media americani, inglesi e tedeschi, e un algoritmo deciderà a quali articoli dare la visibilità sulla rete ed agirà come un filtro che amplifica o meno l’impatto di una notizia prodotta da altri.  Apple esercita un diritto di censura diretta sui giornali realizzati su iPad o iPhone. Famosa è la censura di Olympia, un celebre nudo di Manet.   Inoltre, questi giganti del web, pagano poco o quasi niente imposte grazie a delle delocalizzazioni fiscali favorevoli in seno della stessa Europa.
Il riflesso della realtà  ----         Seguendo la profezia di Platone, il riflesso della realtà è diventato, nelle nostre teste, più importante della stessa realtà.  Quello che conta, non è l’istante, ma la sua cattura numerica. A che serve arrivare a Machu Pichu se non si ha postato la foto del momento su Facebook e Twitter?  Catturati dalla perfezione del virtuale, Senza rendersene conto  si arriva quasi a detestare il reale, la sua complessità, i sui difetti e la sua imprevedibilità.  
Una conseguenza di questo è lo sviluppo dell’Art Project con la creazione di musei virtuali, dove si può accedere alle varie opere d’arte nel minimo dettaglio senza lasciare casa, ma - come dice Fabrice Bousteau, capo del Beaux arts magazine - manca la reazione chimica tra spettatore e quadro, l’incontro, e quandosiamo di fronte all’originale, non alla sua duplicazione numerica, cambia tutto.  La virtualizzazione della società, a poco a poco corrode il nostro reale. Avere una relazione virtuale con l’amante è considerato dai tribunali come prova di adulterio in caso di divorzio.  Facebook ha speso 2 miliardi di dolalri per sviluppare il casco Oculus Vr, per la realtà virtuale.
Apparentemente su Internet c’è la falsa promessa che si può accedere a tutto gratuitamente, in realtà, come dice l’adagio: se non pagate per qualcosa, non siete voi il cliente, ma voi siete il prodotto. In altre parole, gli internauti sono i  produttori benevoli di dati e sono sfruttati, e sono felici di esserlo.
D’altronde inizialmente lo spirito del web era quello di allargare la conoscenza, ma poi a poco a poco vengono proposti all’internauta solo siti, video che riflettono i sui gusti, rinchiudendo gli internauti nei loro campi d’interesse; In un universo virtuale, tagliato dal reale come sta avvenendo da diverso tempo in Giappone; i giovani ed adulti che restano connessi in permanenza al loro computer vengono chiamati hikikomori, i ritirati.

Il sistema di sorveglianza planetario ----    L’America , grazie alla sua potenza militare, si è auto-promossa gendarme del mondo contro tutte le derive che mirano a contrastare i propri interessi.
Dopo il caso Snowden, nel 2007 è stato messo in luce la capacità della NSA americana di ascoltare tutto il mondo, che era stato messo in atto un ascolto generalizzato. Sempre nello stesso anno Bruxelles autorizzava i giganti del Web a trasferire i dati personali degli internauti europei verso gli Stati Uniti, magari con la falsa promessa della confidenzialità dei dati.
La lotta contro il male e la guerra contro il terrore sono stati gli slogan  della sorveglianza mondiale, i mezzi. Dei budget faraonici sono stati approvati per ascoltare tutte le conversazioni telefoniche nel mondo, tutte le e-mail, i post su Internet, ecc…
E’ cominciata la posa in opera di una dittatura indolore, dove ogni individuo deve accettare che tutto o una parte di lui-stesso sia rivelata ad un sistema di sorveglianza planetario.
Mai l’America aveva mostrato un tale imperialismo, e mai gli altri Paesi si sono sottomessi con così poca resistenza.  Tutto questo senza un quadro legale di riferimento, che esiste soltanto minimamente in America ed è inesistente nel resto del mondo.
Dopo l’11 settembre 2001, fu formulato il Patriot Act che, in nome della lotta al terrorismo, rinnega i principi della democrazia americana,  ed ha anche legittimato anche l’attacco all’Iraq.
La domanda che dovremmo porci è la seguente: "Fino a che punto arriva la collaborazione tra i servizi di sicurezza americani e i giganti del Web?" 
Si sta delineando una forma di governance mondiale non eletta che costituisce una seria minaccia per la democrazia.

 Siamo entrati nell’era della sorveglianza totale ----     Uno dei capi di Google arriva a dichiarare: "la vita privata è un concetto che è emerso dal boom urbano della rivoluzione industriale.  Ma questo concetto potrebbe essere un’anomalia".  I servizi segreti americani hanno accesso ad ogni gesto, ad ogni scambio elettronico, ad ogni momento della nostra vita quotidiana. Noi siamo coscienti di avere una spia in tasca che equivale al nostro smartphone.   Google e Apple controllano il 90% dei sistemi di tutti gli smartphone del pianeta.  Google è il numero uno della pubblicità on line che rappresenta il 90% delle sue entrate, basata sui profili degli utilizzatori secondo dei criteri legati ai nostri centri di interesse, ma anche sul contenuto dei nostri scambi su Gmail.  Facebook fa lo stesso utilizzando il profilo dei suoi utenti, e i dati presi dai siti dei suoi partner. Inoltre, utilizza un tracking rivoluzionario chiamato Atlas e comprato dalla Microsoft che permette di tracciare ciascun membro del social network.  E’ stato anche creato il software Dropoutijeet che permette all’agenzia americanadi sicurezza di accedere agli smartphone e scaricare file, e-mail, sms, indirizzi, attivare la telecamera e il microfono.

La vita privata è un'anomalia ----   Siamo entrati in un villaggio digitale dove tutte le informazioni sono  centralizzate da una potenza disincarnata, omnisciente. - "Se non avete niente da nascondere, perché aver paura che si sappia tutto su di voi?" - Potrebbe essere lo slogan di questo colpo di Stato mondiale che ha decretato l’abolizione della vita privata.
Se uno pensa di scappare alla sorveglianza globale spegnendo lo smarphone sbaglia, resterete lo stesso sotto l’occhio del grande fratello attraverso le telecamere che sono dislocate ovunque nelle grandi città.  Adesso con il riconoscimento facciale è possibile seguire il percorso fatto da un individuo. A Londra, la capitale europea della video sorveglianza, un abitante è filmato fino a 300 volte al giorno secondo i calcoli fatti dalla polizia londinese. La NSA ha messo a punto una nuova tecnica, il contact chaining che attraverso i metadati dei telefoni portatili, geolocalizzazione, ora e durata della connessione, costruisce un profilo psicologico dell’utilizzatore.
Adesso che pagare in contanti non sarà più possibile e pagheremo tutto con carta di credito,  sarà ancora più difficile sfuggire ai controlli sempre più massicci del grande fratello. Tutto questo sempre con la scusa di individuare una eventuale minaccia terrorista. La NSA è arrivata a controllare anche Angela Merkel, Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy, Francois Hollande secondo le segnalazioni di Wikileaks.
Comunque la cosa più sorprendente è la seguente: i giganti del web che predicano la fine della vita privata fanno di tutto per sottrarsi agli sguardi degli altri.  -  La capacità di sorvegliare il minimo fatto e gesto degli altri, e nello stesso tempo nascondendo i propri, è la forma più alta di potere.
Più si parla di trasparenza, meno si sa di chi dirige cosa, chi manipola chi, e con quale scopo.
I giganti del web sono diventati invisibili e così possono vedere senza essere visti.
Assicurarsi che non ci sia mai uno Snowden per aprire la scatola nera e liberarne i secreti irrivelabili è diventata l’ossessione della matrice. I reporter del sito americano Cent sono stati blacklistati per più di un anno per aver rivelato dei dati di Eric Schmidt (uno dei padroni di Google).
- "Con un oggetto connesso, ne sappiamo più su di voi che con una vostra impronta digitale" – ha detto Eric Peres (Presidente della commissione nazionale dell’informatica, nel 2014).
Gli oggetti banali del nostro quotidiano come lampade, caffettiera elettrica, un frigo hanno un solo soggetto di conversazione: noi gli umani. Gli oggetti del nostro ambiente ci spiano, raccolgono dati e li inviano alla Matrice (nel 2020 il numero di oggetti usati nel quotidiano era superiore a 30 miliardi).
In più Zuckemberg ha lanciato il progetto Loon che mira con gli 11.000 palloni a elio lanciati nella stratosfera per connettere alla rete i 4 miliardi di persone ancora non connesse. La promessa di un mondo incantato in cui gli oggetti ci obbediscono  è solo la trappola con cui gli ingegneri di Facebook e Google ci facilitano la vita per renderci più monetizzabili.        Oltre agli oggetti presenti nel nostro ambiente quotidiano bisogna aggiungere gli oggetti wearables (termine inventato da Microsoft)  che portiamo su di noi per prendere delle misure in permanenza: il numero dei passi, le calorie assorbite, il ritmo caridaco, la tensione arteriosa, ecc.  I giganti del web si insediano anche nella E-medicina, un mercato che vale nel 2020, 50 miliardi di dollari. Recentemente Withings ha sponsorizzato un braccialetto intelligente che calcolava il numero di passi compiuti nella giornata a cui corrispondeva il livello della pressione arteriosa. C’è un altro braccialetto chiamato Pavlok che connesso al vostro smartphone vi invia una piccola scarica elettrica se non si raggiunge l’obiettivo prefissato (non fumare, camminare, ecc). L’ultima novità è un tatuaggio elettronico, dei circuiti stampati che si incollano alla pelle e inviano dati sulla frequenza cardiaca, il tasso di globuli bianchi, la temperatura, la pressione, ecc. Ecco il simbolo ultimo dell’alienazione. Portare sulla pelle il marchio dei big data…
Barack Obama è stato eletto Presidente con l’aiuto delle tecnologie e dei big data. Aveva creato un gruppo di informatici che si riunivano in una sala segreta ribattezzata "la grotta". Il loro lavoro era quello di trattare i metadati per individuare gli indecisi su cui poi insistere e trovare gli argomenti per convincerli. Oggi un grosso contributo al successo nelle elezioni politiche americane è dato proprio dal trattamento appropriato dei metadati. Anche Hilary Clinton aveva reclutato Stephanie Hannon, direttrice di Google, anche se purtroppo non è riuscita a farsi eleggere. Eugeny Morozov, specialista dell’influenza delle tecnologie sulla società, ed autore del libro Pour tout resoudre, cliquez ici. L’aberration du solutionnisme technologique, denuncia la presa di potere dei dati e la morte della politica. Barack Obama ha dichiarato: "Noi possediamo Internet e la potenza americano risiede sui giganti del web". L’economia del web è l’essenza stessa della mondializzazione. I giganti del web hanno come ideologia soggiacente il libertarismo, la legge del mercato spinta all’estremo, ossia la possibilità di vendere e comprare tutto senza nessuna regolamentazione. Nutriti da un iper avidità, l’accumulazione diventa un fine a se stesso. Oggi le 62 persone più ricche del pianeta detengono tante risorse quanto la metà dell’umanità la più povera, ossia 3,5 miliardi di individui.
Tra le venti personalità più ricche del pianeta troviamo Bill Gates, Marck Zuckerberg, e il più giovane è Evan Spiegel, il creatore di Snapchat.

E-learning visto dai giganti del Web ---- Comunque la progenie dei più grandi eroi del web è scolarizzata alla Walford School dove non hanno il diritto di toccare uno schermo di iPad, smartphone o computer. Evan Williams cofondatore di Twitter preferisce regalare centinaia di veri libri ai propri figli. Per Steve Jobs l’uso di iPad e smartphone era vietato durante le riunioni di famiglia e i pasti. Recentemente molti insegnanti, pediatri e psicologi hanno lanciato un appello per domandare di allontanare i bambini dal tablet. Parallelamente si fa pressione sulle scuole primarie al fine di far utilizzare ai bambini i tablet al posto dei libri cartacei, familiarizzare con questi strumenti per creare una testa di ponte per vendere i prodotti digitali. Il libro digitale o e-book attualmente è una fonte immensa di reddito e Amazon e i colossi del web prendono una percentuale per ogni e-book scaricato. Inoltre, questi e-book sono riempiti di software che spiano le abitudini dei lettori. Ossia, quanti lettori arrivano alla fine del libro, quanto si soffermano su una apgina, ecc  Tutti questi dati sono poi venduti agli editori che li utilizzano per rendere più fruibili i libri ai lettori. YouBook, per esempio, propone agli editori un sito dedicato sul quale sono riportati i profili dei loro lettori.  Mentre, bisogna dire, che il lettore calato sul libro di carta è irraggiungibile, non scrutabile. Non essendo collegati al web, non forniscono alcun dato e non hanno nessun interesse commerciale. Il filosofo Roger-Pol Droit dichiara: "la super-esposizione costante di registri multipli ed eterogenei, la dipendenza perpetua allo schermo, messaggi, sollecitazioni di ogni natura rischiano di modificare in profondità la maniera di pensare, ma anche di sentire".  Patricia Greenfield professore di psicologia dell’università della California dichiara che "l’uso crescente di Internet ha reso fragili le nostre capacità di acquisire conoscenze profonde, a condurre delle analisi induttive, a produrre lo spirito critico, l’immaginazione e la riflessione". Lo scrittore americano Nicholas Carr, autore del libro Internet rende stupido - evidenzia che il lettore digitale è il prolungamento dell’individuo super connesso che come un’ape impazzita va di fiore in fiore, saltando costantemente da un soggetto all’altro. Per la felicità dei giganti del web, il cervello umano, avido di stimoli, è una preda facile. Famoso è l’esperimento del gorilla invisibile, e testimonia come il cervello si focalizza su un compito unico ( gli scienziato fanno visionare un video di una partita di Basket  chiedendo alla persona di contare il numero di passaggi tra i giocatori;  la metà dei partecipanti, non ha visto l’entrata di un gorilla su scena vestito da giocatore ). "L’uso del libro può essere uno degli ultimi luoghi di resistenza" - afferma Cedric Biagini. Il web è diventato una macchina per semplificare il reale, un esempio eclatante è Tweeter dove si possono usare al massimo 140 caratteri per comunicare.
L’obiettivo ultimo dei giganti del web è soffocare lo spirito critico, per evitare la rimessa in discussione del sistema che si è creato.
Nonostante molte osservazioni critiche si continua a perseverare con l’e-education e i MOOC (massive  open on line courses). Altri elementi di questo nuovo scenario che si è delineato sono la scomparsa del tempo lineare e la scomparsa del senso di solidarietà verso le generazioni future sia per quanto riguarda i cambiamenti climatici, sia per sfruttamento e distruzione dell’ambiente.
Il nostro sistema nervoso è 4 milioni di volte meno rapido delle reti digitali. Come dice Larry Page il fondatore di Google: "il cervello umano è un calcolatore obsoleto che ha bisogno di una memoria più ampia e un processore più veloce".
Oggi nel mondo ci sono 10 miliardi di computer sempre più potenti, uno degli ultimi elaboratori super potenti è Exascale, che consuma elettricità come una città di 30000 abitanti.  Il vero oro nero oggi è costituito dagli 0 e 1. Google per eludere le sanzioni antitrust di Bruxelles ha creato Alphabet, la holding che controlla tutte le attività del gruppo. 

Google ha creato una nuova disciplina Culturomique ossia la contrazione di cultura e genomica (disciplina biologica che studia l'organizzazione e la struttura dei geni di un organismo nel contesto dell'intero genoma) con l’obiettivo di sostituire gli storici nell’analisi dell’evoluzione della cultura umana invocando la neutralità di interpretazione delle tecnologie. La base di partenza è la gigantesca biblioteca numerica di Google. Ad esempio, analizzando questi dati Google ha formulato la sua teoria sull’uso della parola Dio, che secondo i dati raccolti diminuisce a partire del periodo tra il 1860 al 1900.  In questo modo si arriverà a conclusioni varie senza nessun dibattito di idee e alla cancellazione dell’uomo nel processo decisionale. I giganti del web hanno ridato vigore alla cyberbetica, con l’obiettivo di creare una società giusta ed armoniosa attraverso l’uso delle macchine, dove ogni singolo evento sarà conservato e ritrovato in caso di necessità. Una società dove non ci sarà spazio per l’imperfezione, ossia l’umano caratterizzato da intuizione, immaginazione, spontaneità. L’imprevedibilità diventerà il male assoluto.   Si prefigura una società basata sul commercio, trasparente, mobile, senza radici e frontiere, dove il re incontrastato sarà il denaro. Una società dove il crimine sarà preventivato in anticipo, come nel mondo del film Minority report ambientato nel 2054.  Oggi la realtà ha superato l’immaginazione. L’IBM ha messo a punto Blue Crush  - un software per l’analisi della criminalità in varie città d’America i cui dati sono presi dai vari dossiers della polizia, sia dalle varie telecamere delle città.  I poliziotti ricevono l’ordine di concentrarsi nei punti della città che sono segnalati pericolosi dal programma. Una versione aggiornata del programma chiamato PredPol è già utilizzata a Los Angeles, New York e Atlanta.  E’ stata recentemente acquista anche in Germania, Svizzera, Francia. La commissione europea ha lanciato nel 2011 il progetto Indect con l’obiettivo di sviluppare delle soluzioni e strumenti per la rilevazione di minacce.
Se  le telecamere registrano che ci comportiamo in modo anomalo, ad esempio restiamo troppo fermi in un posto, ci allacciamo le scarpe, ecc saremo segnalati. Di riflesso gli algoritmi ci impongono un nuovo codice di comportamento negli spazi pubblici. Non si punirà più il delitto, ma l’intenzione. Non si può dire che queste ultime invenzioni abbiano ridotto la violenza negli Stati Uniti che sono ancora oggi uno degli Stati più violenti del pianeta.
"L’avvenire è un’equazione" - dichiara Nate Silver il piccolo genio americano dell’analisi predittiva. Kira Radinsky, un altra genio dell’informatica, con il suo sito SalesPredict pretende di predire con la precisione  del 90% il crollo di mercati finanziari, crollo delle borse immobiliari, ecc.
Anche nel campo degli affetti, il predire è diventato la parola chiave, eDarling e Parship propongono di trovarci delle persone veramente fatte per noi, ed emanano un bip ogni volta che incontriamo qualcuno che ha profonde affinità con noi. Lo stesso Facebook ha messo a punto Edge Rank l’algoritmo per calcolare le affinità tra gli iscritti, e piano piano ci indirizzerà verso questi iscritti,  ed Internet come luogo di dibattito diventerà un’illusione.
Stiamo concedendo ai Big Fata il potere esorbitante di leggere i nostri sogni e il nostro avvenire..

Un’altra ossessione dei Big Data è quella di riuscire a vincere il sonno e far restare i navigatori il più tempo possibile davanti allo schermo. Si vuole creare l’era dell'Open  24/7 dove i consumatori e i lavoratori sono attivi a tute le ore  e il dormire diventa quasi un’anomalia.

L'uomo potenziato e il trasumanesimo ----     Il transumanesimo (o transumanismo) è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia  e l'invecchiamento.         La malattia, la vecchiaia e la morte non sollevano più delle questioni metafisiche ma dei semplici problemi tecnici che possono essere superati grazie alla fusione della biologia e l’informatica. Uno studioso francese del genoma riassume la visione dei Big Data: - "l’uomo del futuro sarà come i prodotti informatici, una versione beta in continuo aggiornamento".
Google ha recentemente firmato un accordo con Biogen il gigante americano della biotecnologia, e stanno compiendo esperimenti su 10000 volontari, con la speranza di trovare il modo di prevenire le malattie.  Google ha creato il Google X lab un laboratorio segreto con la divisione la Scienza della vita, inaccessibile a giornalisti ed esterni. IBM ha creato Watson, un programma in grado di diagnosticare certi tipi di tumore in modo più rapido e preciso degli oncologi.
I giganti del web hanno anche iniziato ad assumere i migliori specialisti mondiali dell’invecchiamento e la oro ambizione futura sarà quella di arrivare a vendere dei punti di vita supplementari ai miliardari che potranno permetterseli e annullare l’ultima uguaglianza degli esseri umani: quella di essere uguali di fronte alla morte. Israel Nisand fondatore del forum europeo di bioetica ha denunciato - che stiamo cambiando il destino dell’umanità.
Non contenti di volere andare oltre la morte, questi oligarchi del web pretendono anche di fabbricare un uomo nuovo e potenziato, un ibrido tra essere umano e macchine. Già ci sono molti esempi di questo nuovo campi di studi:  una specie di armatura con casco permette ai soldati di trasportare più di 100 kg di materiale. Le protesi intelligenti permettono, dopo aver effettuato degli impianti celebrali, di pilotare attraverso il cervello degli arti artificiali. Un futuro inevitabile che avrà la convergenza di biogenetica, nanotecnologie, neuroscienze e informatica e il 2040  è considerato come momento ipotetico in cui l’intelligenza artificiale supererà quella degli umani. La combinazione cervello-macchina dovrebbe permettere all’ordinatore di riprogrammarsi  automaticamente, aumentando all’infinito le sue capacità fino a superare quelle del cervello umano.  Larry Page dice che all’alba dei computer biologici, la nostra materia grigia sarà diventata obsoleta. Agli occhi dei transumanisti il nostro organismo sarà una specie di elaboratore obsoleto.  Tutto questo sembrerebbe un progetto utopico, ma purtroppo la realtà supera l’immaginazione, è stato messo a punto anche il progetto RAM (Restoring Active Memory), si fanno degli impianti celebrali che stimolano aree del cervello per facilitare la capacità di memorizzazione, di apprendimento, di gestione delle emozioni, ecc.  E’ stata anche creata nel 2008 la Singularity University, sponsorizzata dagli inventori di Google, il fondatore di PayPal, ecc, per fare proseliti e indottrinamento dell’ideologia libertaria dei Big data caratterizzata da un individualismo totale.
Nel 2008 il robot umanoide HRP-2 riesce a compiere dei gesti non programmati e a prendere una palla su un armadio, è una tappa fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La robotizzazione entra in concorrenza con l’uomo per dei compiti ripetitivi, e punta a sostituire milioni di operai che lavorano nelle catene di montaggio.  Amazon ha comprato la società Kiva System, specializzata in robotica logistica per aumentare i carretti intelligenti nei centri di spedizioni, scelgono il prodotto e lo mettono nel pacchetto da spedire. Inoltre, Jeff Bezos sogna di consegnare le merci per drone. Google ha comprato Meka Robotics, specializzata nei robots destinati a lavorare a fianco di operai.
Ormai, l’intelligenza artificiale entra in concorrenza con l’uomo sul mercato del lavoro. Nei prossimi 20 anni, negli Stati Uniti,  il 47% dei compiti potrebbe essere affidato a delle macchine intelligenti.
Purtroppo, il fenomeno sta passando dai colletti blù (gli operai) ai colletti bianchi (impiegati).  Adesso esistono anche dei robots giornalisti, che analizzando in tempo reale le informazioni sul web, le mettono in correlazione e riescono ad estrapolare gli elementi necessari per stilare articoli sportivi e di attualità.  Uber con un migliaio di persone impiegate produce una cifra di affari di circa 10 miliardi.  L'Airbnb francese con 25 stipendiati crea una cifra di affari di 800 milioni di dollari.
Internet e gli elaboratori intelligenti promettevano un’economia di scambio, di solidarietà, adesso questa utopia numerica è stata spazzata via da una visione puramente di mercato al profitto delle super-multinazionali sempre più ricche, e sempre più potenti.
Si creerà un nuovo mercato in cui un’elitte composta da 20% della popolazione gestirà tutto, e l’80% riceverà un salario universale o pagare agli internauti a secondo il tracciato numerico che oggi viene ceduto gratuitamente. Il consumatore diventa un prosumer, produttore e consumatore, il valore delle cose sarà dato dalle informazioni.  La gratuità di una serie di servizi sarà il corollario della disoccupazione tollerabile.
L’ossessione dei Big data di voler creare a tutti i costi una macchina pensante potrebbe essere l’inizio della fine dell’umanità. Questo pessimismo è condiviso dal celebre astrofisico Stephen Hawking.  Asimov nel suo libro, Il pianeta delle scimmie, dichiarava: "un robot non può essere pericoloso per un essere umano". Lo stesso Elon Mask dichiara: "spero che gli esseri umani non saranno serviti da input per i programmi biologici di sviluppo della super intelligenza numerica".
Un altro aspetto interessante delle nuove tecnologie, è quello di scoprire che la tonalità delle informazioni proposte può modificare le nostre emozioni. E’ stato fatto un esperimento su 700000 internauti ( a loro insaputa) divisi in tre gruppi a cui sono state proposte informazioni diverse neutre, positivi, negative. I tre gruppi hanno reagito diversamente nei loro post a seconda delle sollecitazioni ricevute.
Cercare di capire le nostre emozioni, per controllarci meglio e risvegliare il consumatore che dorme in noi è l’obiettivo dei Big Data.  Facebook ha assunto il francese Yann LeCun uno deglispecialisti mondiali dell’emozioni umane. E soprattutto, l'obiettivo non è solo determinare i nostri bisogni sospesi nell’inconscio, ma precedere le nostre attese e i nostri desideri. Questo è il ruolo di Big Mother.
Dei programmi ci dicono cosa leggere, quale musica ascoltare, quale film guardare, cosa mangiare e in quale posto.  Attraverso i commenti sugli E-book, i like su Facebook, i vari commenti su siti si determina il barometro emozionale della popolazione che rende obsoleta la buona vecchia pubblicità.  Facendo la scelta al nostro posto Big Mother estirpa l’angoscia del dubbio, quel dubbio che ci fa costruire e crescere. Senza alterità, senza confronto con l’altro è impossibile crescere ed evolvere.  Facebook ha anche l’ambizione di creare il perfetto giornale individuale, un algoritmo selezionerà i gusti dell’internauta e gli proporrà un giornale personalizzato. BIG Mother ci permetterà forse di dimenticare la più angosciante delle nostre domande, quella della paura della morte e di dare un senso alla nostra vita.
La pornografia in rete   -----              Il 25% delle richieste digitate dagli internauti sui motori di ricerca riguarda la pornografia. Si stima che il 12% dei siti, ossia 4,5 milioni di siti, è classificata X. Il psicanalista Jacques-Alain Miller  la definisce una furia copulatoria. Questa consumazione sfrenata fa sì che il 59% degli internauti passa tra le 4-5 ore settimanali su dei siti porno che si trovano in maggior parte sulla costa Ovest degli Stati Uniti. Un paradosso di un Paese che rivendica il suo puritanismo.  Altro paradosso è la censura  effettuata da Facebook nel 2011 dell’immagine del quadro Origine del mondo di Courbet postata sul web da un insegnante e giudicata indecente.
Quasi 95 milioni d’internauti si connettono ogni giorno alle due piattaforme YouPorn e YouHub, incrementando il mercato della pornografia on line che vale 6 miliardi di dollari. Un fantasma pret a porter che affonda l’immaginario, fino nei meandri più intimi.
Qualche psicologo ha detto che la pornografia permette di disattivare le velleità di rivolta poiché si satura lo spirito con un’illusione di trasgressione.
Videogiochi ----  Altro mercato in crescita è quello dei video giochi stimato intorno ai 55 milioni di euro, che cresce in media del 7% ogni anno. Questi video giochi creano le competenze necessarie a pilotare a distanza i famosi droni armati americani, tra cui il famoso Reaper, attraverso i quali uccidono terroristi ed altro.  Con pornografia e  video giochi i padroni dei Big data anestetizzano il nostro spirito critico.

La saggezza on line ----  Di fronte all’epidemia di burn-out che colpisce gli iperconnessi, i Big Data hanno inventato una nuova religione Wisdom 2.0, termine coniato da Soren Gordhamer, che ha come scopo di far vivere gli internauti connessi in una maniera che sia benefica al loro benessere.  Google ha assunto Chade-Meng Tan, nominato al Nobel della Pace 2015,  per organizzare seminari per combattere il burn-out. Tan applica la regola dei 3 B: Benevolenza, benessere, bonheur.  Gli impiegati stressati per l’iper-connessione sono invitati a scaricare programmi di aiuto alla meditazione o alla respirazione. L’era del multitasking porta ad una iper-moltiplicazione dell’attenzione alla quale non siamo psicologicamente adattati e provoca una frammentazione del pensiero. Dei ricercatori britannici hanno riscontrato una modifica della struttura celebrale nelle persone che usano contemporaneamente più terminali elettronici. Un’alterazione che sarebbe collegata al di-sfunzionamento emozionale come la depressione e l’ansia.   E' stato anche inventato un dispositivo che attaccato alla cintura invia un’allerta all’impiegato quando raggiunge livelli alti di stress.

Una pressione permanente si manifesta 24 su 24 per 7 giorni alla settimana nelle persone che usano dispositivi elettronici in un mondo vuotato di senso che non aspetta altro che essere riempito della saggezza 2.0. Ogni americano riceve stimoli e informazioni elettroniche per più di 12 ore al giorno. Il 60% dei dirigenti continua a lavorare sul loro computer anche quando torna a casa. Durante la giornata un dirigente riceve più di 70 e-mail e ne invia almeno 30.  Qualcuno comincia a proporre il diritto alla deconnessione professionale.  Si crea secondo il filosofo Hartmut Rosa una frustrazione nel non riuscire a fare quello che si vorrebbe fare, e una insoddisfazione, di fare male quello che si fa.             

Mai così connessi, Mai così soli!!!   ----  Più il malessere è forte che il digitale ci precipita nel pozzo della solitudine, allora per scappare a questa solitudine si cerca di moltiplicare il numero di amici sui social network.  Gli algoritmi aumentano il deserto affettivo facendoci credere che l’amicizia è una quantità, dissuadendoci di andare a cercare nella vera vita amici autentici.

Adesso per rendere sicuri i nostri dati siamo invitati a scaricare il contenuto dei computer e smartphone nel cloud (ad esempio iCLoud di Apple, o Drive di Google). Le informazioni più intime, famigliari, mediche e finanziarie sono scaricate su un server e consegnate ad altre persone senza essere sicuri dell’uso che ne faranno. Il progetto Total Recall prevede che tutti gli eventi di una vita di un internauta siano memorizzati in tempo reale in una biblioteca personale che si potrebbe interrogare in ogni momento e utilizzare i dati per risolvere eventuali controversie. Del resto embrioni di questo progetto già esistono, come ad esempio Google Map che permette di consultare lo storico dei nostri spostamenti, riportando data e ora dello spostamento includendo immagini del percorso virtuale. Un giorno, forse I Big Data ci proporranno di cancellare dalla matrice i nostri cattivi ricordi, o rimodellarli per renderci più felici…    Non è quello che promette la filosofia pseudo-buddhista chiamata Wisdom 2.0?              Il contrario di quello che auspicavano i Greci per i quali il conflitto era l’occasione di rivelarsi, di testare i propri limiti, la resistenza e il coraggio.

Gli Hackers ----        L’unica speranza di bloccare questo ingranaggio, il granello di sabbia è rappresentato dagli hackers, che incominciano ad essere perseguitati dai servizi segreti e gli apparati statali americani e sono diventati il nemico pubblico numero uno.       I casi più eclatanti sono quelli di Barret Brown arrestato per aver trasmesso i 5 milioni di e-mail fornitegli da Anonymous a Wikileaks; Edward Snowden che aveva rivelato l’ampiezza dello spionaggio della vita privata messa a punto dai servizi segreti americani; Julian Assange il fondatore di Wikileaks condannato per aver pubblicato video segreti americani in cui venivano uccisi civili inermi in Iraq e Afganistan. Manning, a sua volta condannato ad anni di prigione per aver fornito i video a Assange dichiarava: "Bisogna pagare un prezzo elevato per vivere in una società libera".       

Gli hackers sin dall’inizio creando i software aperti come Linux, permettevano lo scambio gratuito e libero della conoscenza in campo informatico e si contrapponevano all’uso del software proprietario di Microsoft, Apple, e i grandi del web che commercializzavano tutto facendo pagare licenze d’uso dei vari prodotti software. Gli hackers fin dall’inizio hanno rappresentato una forma di contro-potere pragmatica capace di ispirare altri internauti.  Per questo i Big Data e servizi segreti li associano ai crackers e i phreakers che piratano i siti web, le linee telefoniche, rubano dati bancari per rivenderli.   Gli hackers sono indispensabili ai cittadini per tentare di riprendere il controllo della Matrice, sono i soli in grado di aprire la scatola nera e rivelare il funzionamento della macchina. Sono i soli in grado di insegnare ai cittadini le tecniche di autodifesa numerica o digitale.  Sono state messe a punto varie tecniche e software per sottrarsi al controllo di Big Brother o Big Mother come lo si voglia chiamare.

La creazione del browser TOR ha permesso di navigare in anonimato sul Web mascherando le connessioni, il loro contenuto, il punto di entrata nella rete e di destinazione. Inizialmente, nato da un progetto di ricerca, della US Navy, è stato ripreso e trasformato ed è oggi utilizzato da 2 milioni di internauti. Si stima che circa 30.000 server dissimulati sarebbero accessibili da TOR.

La cifratura e l’anonimato permette alle persone e ai gruppi uno spazio di confidenzialità in linea che permette loro di esercitare la libertà di opinione di espressione e li protegge da qualsiasi immissione arbitraria o illegale o contro-attacco. Il dipartimento americano della Difesa ha costruito un software chiamato Memex capace di frugare nel Deep Web e trovare le tracce di connessione, pagine nascoste e stabilire dei legami tra di loro.    Per i Big Data e i servizi segreti americani, il Deep Web che hanno ribattezzato DarkNet, è il luogo di tutti i vizi, dove prosperano trafficanti, pedofili e terroristi.   E’ invece, un mezzo per proteggere la propria vita privata, di non farsi rubare i dati personali dalle multinazionali del digitale.      Il Web nascosto o profondo permette anche ai militanti dei diritti umani, ai dissidenti e ai giornalisti di aggirare la censura, di scappare alla sorveglianza totale esercitata dalla Matrice. E’ la versione moderna e digitale delle antiche catacombe dove si rifugiavano i primi cristiani perseguitati dall’impero romano.

Occorre ritrovare il tempo per sapere chi siamo, di de-costruire in un periodo dove è diventato vitale il disconnettersi e continuare a sviluppare lo spirito critico.

Il nuovo imperialismo ----   Si profila un mondo dove l’essere umano sarà dissociato da lui stesso fino a diventare perfettamente controllabile, senza costrizioni, né violenza fisica. Un mondo caratterizzato da avidità e l’appetito senza fine di una minoranza, pochi individui animati da un imperialismo che nessuno Stato Nazione aveva osato manifestare a questo livello. Un potere soprannazionale invisibile che controllerà la vita privata degli individui in modo totale che si potrebbe riprendere l’espressione di Vinton Cerf:la vita privata diventerà un’anomalia”.  Un avvenire che sembrerebbe ineluttabile visto che manca il più minimo contro-potere.  Gli intellettuali, che dovrebbero svolgere il loro ruolo di sentinella non si sono resi conto di quello che sta per per arrivare, sommersi e affascinati da questa rivoluzione tecnologica.

Josephine Baker

Joséphine Baker (1906 - 1975) è stata una cantante e danzatrice statunitense naturalizzata francese. Di origine creola afroamericana, è considerata come la prima celebrità nera e tra le più acclamate vedette di Parigi. 

Joséphine Baker si è battuta ed impegnata per l'emancipazione femminile, contro la segregazione razziale, per i diritti dei neri, contro il nazismo, per una società multietnica. E’ la prima donna nera a ricevere la più alta onorificenza francese,  il titolo di Cavaliere della Legione d’onore..
Nata a St. Louis in Missouri, viene abbandonata dal padre alla nascita. Trascorre gli anni della gioventù nella povertà e nella segregazione. Nonostante tutto è una bambina allegra  che cresce in un quartiere del ghetto, a ritmo di blues. Messa a servizio domestico nelle case di famiglie bianche e benestanti, abbandona la scuola. A 13 anni il primo matrimonio con Willie Wells (durata del matrimonio un anno - 1919). Successivamente si unisce a una compagnia di artisti di strada e nel 1921 sposa Willie Baker (durata del matrimonio dal 1921 al 1925), di cui  manterrà il nome anche dopo la separazione. E' proprio in quegli anni che inizia a ballare e ad esibirsi in piccoli numeri, dimostrando un carattere determinato ma al contempo positivo e solare. Approda a Broadway a New York, dove il “Rinascimento di Harlem” consente la messa in scena di spettacoli interpretati da artisti di colore e a soli sedici anni si fa coreografa e interprete del suo primo show, Shuffle Along.
Assieme alla sua bravura, maturano anche la fama e il successo, tanto che le sue performance vengono richieste oltre oceano: nel 1925 arriva a Parigi con Sidney Bechet, dove la segregazione razziale non esiste ma i neri subiscono il peso di rigidi stereotipi, retaggio della politica coloniale protratta per molti decenni.
Decisa ed esplosiva Josephine non si lascia intimidire e diventa la star della “Revue Nègre” al Théâtre des Champs-Elysées. Qui, in breve tempo conquista il ruolo di prima ballerina e diventa una celebrità a Parigi. La sua danza, un infuocato charleston eseguito in un’ambientazione esotica che unisce il gusto piccante e ricercato del varietà francese al folklore della musica africana, lascia il pubblico a bocca aperta. Nel 1927, alle Folies Bergères, Josephine Baker si spinge ancora oltre nello sfruttare le fantasie coloniali dell’epoca esibendosi vestita soltanto di una cintura di banane, accompagnata da una pantera. La prima canzone che esegue nel 1930 al Casino de Paris, “J’ai deux amours, mon pays et Paris”, la consacra definitivamente come diva. 
I suoi balli moderni, arditi, mai volgari, in cui “la musica sembra sgorgare dal suo corpo” verranno accolti e apprezzati con entusiasmo e i mitici anni Venti e l’età del Jazz non sarebbero stati gli stessi se Josephine Baker non fosse stata a Parigi a scaldare le trasgressive notti francesi con la sua sensuale danse sauvage.
Il suo successo è straordinario, balla davanti ai reali d’Europa, Le Corbusier crea un balletto per lei, Pirandello desidera dedicarle una commedia, riceve migliaia di proposte di matrimonio, ha contendenti del calibro di Ernest Hemingway, George Simenon, Picasso e Jean Cocteau. 
Nel 1937 ottiene la cittadinanza francese attraverso il matrimonio con Jean Lion (durata del matrimonio  dal 1937 al 1940). Il matrimonio dura un paio d’anni. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale l’ideale razzista riemerge con tutta la sua forza in Europa e Josephine lo sperimenta sulla sua pelle.  Josephine rappresenta tutto ciò che il nazismo aborrisce e nel 1940 la “Venere nera” si mette al servizio della Resistenza del suo paese d’adozione ed entra nel controspionaggio francese.
L’invasione della Francia, la costringe a trasferirsi nel sud del paese, dove si impegna ad accogliere e nascondere gli oppositori del Nazismo. Fa ritorno a Parigi solo dopo la liberazione, indossando l’uniforme e accolta da migliaia di persone che lanciano fiori al suo passaggio. Per il suo impegno civile e militare le vengono conferiti la Croix de Guerre, la Rosette de la Resistance e il titolo di Cavaliere della Legione d’onore nel 1957 da Charles De Gaulle. Ma la sua sete di giustizia è inarrestabile. Nel 1947, insieme al suo quarto marito, Jo Bouillon (durata del matrimonio dal 1947-1961), direttore d’orchestra, adotta dodici bambini, tutti di nazionalità diverse, grazie ai quali riesce a dimostrare che “i bambini di etnie differenti possono amarsi come fratelli”.

Gli anni Cinquanta vedono Josephine profondamente impegnata nel movimento per i diritti civili degli afroamericani, tanto che si rifiuta di danzare di fronte ad un pubblico di soli bianchi, boicottando teatri e diventando una delle prime artiste ad esibirsi per un pubblico misto e nel 1963 partecipa e arringa la folla durante la Marcia su Washington al fianco di Martin Luther King. Si esibisce per il suo ultimo spettacolo a Parigi nel 1975: il teatro si dimostra troppo piccolo per accogliere la miriade di spettatori ansiosi di assistere alla performance. Tra le file si accomodano per renderle omaggio anche Mick Jagger, Sophia Loren, Liza Minnelli e molti altri personaggi dello spettacolo.

mercoledì 17 agosto 2022

Meditazione proposta da Thich Nhat Hanh

 Meditazione guidata da Thich Nhat Hanh 

  •  Inspirando so che sto inspirando.                   Espirando so che sto espirando.
  • Inspirando il mio respiro diventa profondo.    Espirando il mio respiro diventa lento. 
  • Inspirando sono consapevole del mio corpo.   Espirando calmo il mio corpo. 
  • Inspirando sorrido.                                           Espirando lascio andare.
  • Inspirando dimoro nel momento presente.      Espirando assaporo il momento presente. 

 

  •  Inspirando sono consapevole dell'aria.                  Espirando godo del respirare l'aria. 
  •  Inspirando sono consapevole del sole.                  Espirando sorrido al sole. 
  •  Inspirando sono consapevole degli alberi.            Espirando sorrido agli alberi.
  •  Inspirando sono consapevole dell'aria dei campi. Espirando sorrido all'aria dei campi.
 
  •  Inspiro e sono consapevole del mio respiro che entra --  Espiro e sono consapevole del mio respiro che esce. 
  • Inspirando, gioisco dell'inspirare   -- Espirando, gioisco dell'espirare. 
  • Inspirando, mi sento così pieno di vita -- Espirando, sorrido alla vita in me e intorno a me. 
  • Inspirando, sono consapevole di tutto il mio corpo -- Espirando, sorrido a tutto il mio corpo. 
  • Inspirando, sono consapevole di tutto il mio corpo -- Espirando, lascio andare tutte le tensioni dal mio corpo. 
  • Inspirando, so che è arrivata la primavera -- Espirando, vedo sbocciare i fiori. 
  • Inspirando, vedo il mio cuore come un fiore -- Espirando, lascio che il mio cuore si apra come un fiore. 
  • Inspirando, vedo mio padre in ogni cellula del mio corpo -- Espirando, sorrido a mio padre in ogni cellula del mio corpo. 
  • Inspirando, invito mio padre a gioire con me del respiro che entra -- Espirando, invito mio padre a gioire con me del respiro che esce. 
  • Inspirando, mi sento così leggero. Senti la stessa cosa, papà? --  Espirando, mi sento così libero. Papà, ti senti libero come me? 
  • Inspirando, noto la presenza di mia madre in ogni cellula del mio corpo -- Espirando, sorrido a mia madre in me. 
  • Inspirando, invito mia madre che è in me a gioire con me del respiro che entra -- Espirando, invito mia madre che è in me a gioire con me del respiro che esce. 
  • Inspirando, mi sento così leggero, Mamma, ti senti anche tu leggera come me? -- Inspirando, mi sento così libero, Mamma, ti senti anche tu libera come me? 
  • Io e mia madre gioiamo dell'inspirare insieme -- Io e mia madre gioiamo dell'espirare insieme. 
  • Io e mia padre gioiamo dell'inspirare insieme -- Io e mia padre gioiamo dell'espirare insieme. 
  • Inspirando, vedo il mio cuore come un fiore -- Espirando, lascio che il mio cuore si apra come un fiore.

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The Heart of Buddha's Teaching - Thich Nhat Hanh

"Anche oggi, voi e io possiamo tornare al nostro paradiso ogni volta che inspiriamo ed espiriamo con attenzione. La nostra vera casa non è solo nel passato. È presente adesso. La consapevolezza è l'energia che possiamo produrre nella nostra vita quotidiana per riportare il nostro paradiso".

 Questo testo The Heart of Buddha's teaching, Transforming Suffering into Peace, Joy, and Liberation di Thich Nhat Hanh , pubblicato nel 1999, è il perfetto manuale d’introduzione al buddhismo. Spiega in modo semplice e completo cosa è il buddhismo, utilizzando metafore e storielle, un testo da consigliare a chi si avvicina per la prima volta al buddhismo. Ci sono dei riferimenti ad una sostanziale rivoluzione nell’educazione e nell’atteggiamento da seguire di fronte alle ingiustizie nel mondo. Il Maestro Zen Thich Nhat Hanh è un leader spirituale globale, poeta e attivista per la pace, venerato in tutto il mondo per i suoi insegnamenti pionieristici sulla consapevolezza, l'etica globale e la pace.                              Per avere il testo completo in Pdf:   vedi link

Nel Il cuore dell'insegnamento del Buddha, Thich Nhat Hanh ci introduce agli insegnamenti fondamentali del Buddismo e ci mostra che gli insegnamenti del Buddha sono accessibili e applicabili alla nostra vita quotidiana. Con poesia e chiarezza, Nhat Hanh ci trasmette una confortante saggezza sulla natura della sofferenza e sul suo ruolo nel creare compassione, amore e gioia, tutte qualità dell'illuminazione. Coprendo insegnamenti significativi come le Quattro Nobili Verità, il Nobile Ottuplice Sentiero, le Tre Porte della Liberazione, i Tre Sigilli del Dharma e i Sette Fattori del Risveglio, Il Cuore dell'Insegnamento del Buddha è un faro luminoso sul pensiero buddista per gli iniziati e i non iniziati.

Thay è cresciuto in tempo di guerra, con distruzione e morte intorno a lui, da giovane ha sofferto molto, e le ferite della guerra non si sono mai completamente rimarginate; la notte si svegliava per abbracciare il suo popolo. Senza abbracciare la sofferenza non si può ottenere la pace e la gioia. Il Buddha ha detto che la nostra sofferenza ha il potere di mostrarci la via della liberazione. Occorre trasformare la sofferenza in compassione, piena coscienza, pace e liberazione.  
Non si deve scappare dalla vita, occorre trovare il modo per relazionarsi con noi stessi, gli altri, ed impegnarci nel mondo. “Se noi leggiamo o ascoltiamo con una mente aperta e un cuore aperto, la pioggia del Dharma penetrerà il suolo della nostra coscienza”. "Un maestro non può darvi la verità, la verità è già in voi".  La trasmissione degli insegnamenti del Buddha può essere suddivisa in tre correnti: Buddhismo delle fonti, Buddhismo delle molte scuole e Buddismo Mahayana. Il Buddismo delle fonti comprende tutti gli insegnamenti impartiti dal Buddha durante la sua vita. Centoquaranta anni dopo la morte del Buddha, il Sangha si divise in due gruppi: il gruppo dei Mahasanghika (letteralmente "maggioranza", riferendosi a coloro che volevano cambiamenti) e Sthaviravada (letteralmente "Scuola degli anziani", riferendosi a coloro che si opponevano ai cambiamenti)."
Cento anni dopo, lo Sthaviravada si divise in due rami: il Sarvastivada ("Scuola degli anziani", "la Scuola che proclama che tutto è") e Vibhajyavada ("la scuola che discrimina").
I Vibhajyavadin, sostenuti dal re Ashoka, fiorirono nella valle del Gange, mentre i Sarvastivadin si spinsero a nord, nel Kashmir.
Per quattrocento anni, durante e dopo la vita del Buddha, i suoi insegnamenti furono trasmessi solo
oralmente. In seguito, i monaci della scuola Tamrashatiya ("coloro che indossano vesti color rame") in Sri Lanka, un derivato della scuola Vibhajyavada, iniziarono a scrivere i discorsi del Buddha su foglie di palma.
Molti discorsi del Buddha furono trascritti in modo incorretto, a Sri Lanka i discorsi erano scritti in Pali e sono conosciuti come la Southern transmission o l’insegnamento degli anziani (Theravada), gli insegnamenti della Northern transmission erano un po’ più frammentati e erano scritti in Sanskrit o prakrit. La terza corrente degli insegnamenti del Buddha è il buddhismo Mahayana (primo e secondo secolo avanti Cristo) che introduce l’ideale del Boddhisatva per aiutare gli esseri viventi. Il Buddha ha detto molte volte: "Il mio insegnamento è come un dito che indica la luna. Non scambiate il dito per la luna". I sutra sono delle guide, delle indicazioni da mettere in pratica. Non bisogna essere presi però dalle nozioni o parole.
I tre tipi di sofferenza: La sofferenza di soffrire, la sofferenza della cose composite, la sofferenza associata al cambiamento.
I tre sigilli: impermanenza, non sé, sofferenza o nirvana. In molti sutra il Buddha insegnò che il nirvana, la gioia di estinguere completamente le nostre idee e concetti è uno dei tre sigilli piuttosto che la sofferenza. Anche Nagarjuna considerava il nirvana uno dei tre sigilli al posto della sofferenza.
Il desiderio improvviso è la prima delle afflizioni. E dire che è la causa di tutte le nostre sofferenze è troppo semplicistico.
Il buddhismo riporta Sei organi di senso: occhi, orecchie, naso, lingua, corpo e mente e I Cinque Aggregati (skanda) che sono gli elementi che costituiscono la persona: forma, sentimenti, percezioni, formazioni mentali e coscienza.
La meditazione buddista ha due aspetti: shamatha e vipashyana. Tendiamo a sottolineare l'importanza di vipashyana ("guardare in profondità") perché può portarci all'intuizione e liberarci dalle sofferenza e dalle afflizioni. Ma la pratica di shamatha ("fermarsi") è fondamentale. Se non riusciamo a fermarci, non possiamo avere l'intuizione.
Quando siamo consapevoli, toccando profondamente il momento presente, avremo come i frutti la comprensione, l'accettazione, l'amore, e il desiderio di alleviare la sofferenza e portare gioia.
La dimenticanza è l'opposto. Beviamo una tazza di tè, ma non sappiamo che stiamo bevendo una tazza di tè. Ci sediamo con la persona che amiamo, ma non sappiamo che è lì. Camminiamo, ma non camminiamo veramente. La prima funzione della meditazione shamatha - è fermarsi, calmarsi e riposare che sono i prerequisiti per la guarigione.
Se non riusciamo a fermarci, il corso della nostra auto-distruzione continuerà. Il mondo ha bisogno di guarigione. Gli individui, le comunità e le nazioni hanno bisogno di di guarigione.
Il Buddha ha insegnato molte tecniche per aiutarci a calmare il corpo e la mente e a guardarli in profondità. Possono essere riassunte in cinque fasi:
(1) Riconoscimento - Se siamo arrabbiati, diciamo: "So che la rabbia è in me".
(2) Accettazione - Quando siamo arrabbiati, non lo neghiamo. Accettiamo ciò che è presente.
(3) Accogliere - Teniamo la nostra rabbia tra le nostre due braccia come una madre che tiene il suo bambino che piange.
(4) Guardare in profondità - Quando siamo sufficientemente calmi, possiamo guardare in profondità per capire che cosa ha portato a questa rabbia,
(5) Intuizione - Il frutto del guardare in profondità è comprendere le numerose cause e condizioni
primarie e secondarie, che hanno generato la nostra rabbia.
La ruota del Dharma è stata messa in moto dodici volte, tre per ciascuna delle Quattro Nobili Verità.
La sofferenza.  Riconoscimento: Questa è sofferenza. Incoraggiamento: La sofferenza deve essere compresa. Realizzazione: La sofferenza è compresa.
Il Sorgere della sofferenza.  Riconoscimento: C'è un modo ignobile che ha portato alla sofferenza. Incoraggiamento: Questa via ignobile deve essere compresa. Realizzazione: Quella via ignobile è stata compresa.
La Cessazione della sofferenza (benessere).  Riconoscimento: Il benessere è possibile. Incoraggiamento: Il benessere deve essere ottenuto.  Realizzazione: Il benessere si ottiene.
Come nasce il benessere.  Riconoscimento: Esiste un nobile sentiero che conduce al benessere. Incoraggiamento: Questo nobile sentiero deve essere vissuto. Realizzazione: Questo nobile sentiero viene vissuto.
Noi ci nutriamo di cibo, di impressioni, pensieri, ecc. Siamo esposti a invasioni di ogni tipo - immagini, suoni, odori, tatto, idee - e molti di queste alimentano il desiderio, la violenza, la paura e la disperazione in noi.
Cerchiamo di accumulare sempre di più, e pensiamo che queste "mucche" siano essenziali per la nostra esistenza. A causa del cibo che la nostra coscienza consuma, noi siamo il nostro ambiente ed è quello che è.
Quando si agisce con consapevolezza, ci si rende conto che camminare sulla Terra è un miracolo, lavare i piatti è un miracolo e praticare con una comunità di amici è un miracolo. Il più grande miracolo è essere vivi. Possiamo porre fine alla nostra sofferenza solo rendendoci conto che non vale la pena di soffrire!
Quante persone si uccidono per rabbia o disperazione? In quel in quel momento non vedono l'immensa felicità che è disponibile.
Nel Sutra Ratnakuta "Allo stesso modo, una persona comune intrappolata in concezioni dualistiche pensa che i Cinque Aggregati siano la causa della sua sofferenza, ma in realtà la radice della sua sofferenza è la sua mancanza di comprensione della natura impermanente, non egoistica e interdipendente dei Cinque Aggregati". Quando non comprendiamo correttamente, ci attacchiamo alle cose e ne rimaniamo intrappolati. Nel Sutra Ratnakuta si usano i termini "aggregato" (skandha) e "aggregato dell'aggrapparsi" (upadana skandha). Gli skandha sono i Cinque Aggregati che danno origine alla vita. Gli upadana skandha sono gli stessi Cinque Aggregati che costituiscono gli oggetti del nostro afferrare. La radice della nostra sofferenza non è costituita dagli aggregati, ma dal nostro afferrare.
Poi parla dell’ottuplice sentiero. Secondo il Buddismo, esistono due tipi di verità: la verità relativa o mondana (samvriti satya) e la verità assoluta (paramartha satya). Entriamo nella porta della pratica attraverso la verità relativa. Riconosciamo la presenza della felicità e della sofferenza e cerchiamo di andare nella direzione di una maggiore felicità. Ogni giorno ci spingiamo un po' più avanti in quella direzione e un giorno ci rendiamo conto che la sofferenza e la felicità non sono "due". Nel Discorso sul giro della ruota del Dharma, il Buddha ha insegnato le Quattro Nobili Verità sulla sofferenza, la causa della sofferenza, la cessazione della sofferenza e il sentiero per arrivare ad estinguere la sofferenza. Ma nel Sutra del Cuore, il Bodhisattva Avalokiteshvara ci dice che non c'è sofferenza, né causa di sofferenza, né cessazione della sofferenza, né sentiero. È una contraddizione? No. Il Buddha parla in termini di verità relativa, mentre Avalokiteshvara insegna in termini di verità assoluta.
Il Buddha raccomanda di vivere la nostra vita quotidiana in questo modo, vedendo tutto alla luce dell'inter-essere. In questo modo non rimarremo intrappolati nel nostro piccolo io.
Nirvana significa estinzione: prima di tutto, l'estinzione di tutti i concetti e le nozioni. I nostri concetti sulle cose ci impediscono di toccarle davvero.

I tre sigilli del Dharma (Dharma mudra) sono l'impermanenza (anitya), il non sé (anatman) e il nirvana. Qualsiasi insegnamento che non rechi questi tre sigilli non può essere considerato un insegnamento del Buddha. Nella Trasmissione meridionale, i Tre Sigilli del Dharma sono spesso indicati come impermanenza, sofferenza {dukkha) e non sé. Ma nel Samyukta Agama, il Buddha insegnò l'impermanenza, il non sé e il nirvana come i Tre Sigilli del Dharma. Il secondo sigillo del Dharma è il non sé. Nulla ha un'esistenza separata o un sé separato. Ogni cosa deve interagire con tutte le altre. Non sé significa che siete fatti di elementi che non sono voi.
Nirvana significa estinzione, soprattutto estinzione delle idee - le idee di nascita e morte, esistenza e non esistenza, andare e venire, sé e altro, uno e molti. Tutte queste idee ci fanno soffrire.
Nel Buddismo si parla degli Otto Concetti: nascita, morte, permanenza, dissoluzione, andare e venire, uno e molti.
Qualsiasi insegnamento che non porti il marchio dei Tre Sigilli del Dharma, delle Quattro Sacre Verità e del Nobile Ottuplice Sentiero non è autenticamente buddista. Ma a volte vengono insegnati solo due sigilli del Dharma: la sofferenza e il nirvana. A volte vengono insegnati quattro sigilli del Dharma: impermanenza, non sé, nirvana e sofferenza. Ma la sofferenza non è un elemento fondamentale dell'esistenza. È una sensazione. Quando insistiamo sul fatto che qualcosa che è impermanente e senza sé sia permanente e abbia un sé, soffriamo. Il Buddha ha insegnato che quando la sofferenza è presente, dobbiamo identificarla e fare i passi necessari per trasformarla. Non ha insegnato che la sofferenza è sempre presente.
I Tre Sigilli del Dharma sono le chiavi che possiamo usare per entrare nelle Tre Porte della Liberazione: il vuoto (shunyata), l'assenza di significato (animitta) e l'assenza di scopo (apranihita). Tutte le scuole di buddismo accettano l'insegnamento delle Tre Porte della Liberazione. Queste Tre Porte sono talvolta chiamate le Tre Concentrazioni. Quando entriamo in queste porte, dimoriamo nella concentrazione e ci liberiamo dalla paura, dalla confusione e dalla tristezza.
Il Buddha è stato rappresentato come dotato di "tre corpi": Dharmakaya, la fonte dell'illuminazione e della felicità; Sambhogakaya, il corpo della beatitudine o del godimento; e Nirmanakaya, l'incarnazione storica del Buddha.
I Tre Gioielli: Prendo rifugio nel Buddha, colui che mi mostra la via in questa vita. Prendo rifugio nel Dharma, la via della comprensione e dell'amore. Prendo rifugio nel Sangha, la comunità che vive in armonia e consapevolezza. "Torno indietro e mi affido al Buddha in me stesso". L'aggiunta di "in me stesso" chiarisce che noi stessi siamo il Buddha. Il Buddha del XXI secolo - Maitreya, il Buddha dell'Amore - potrebbe essere una comunità piuttosto che un individuo. I sangha che praticano la gentilezza amorevole e la compassione sono il Buddha di cui abbiamo bisogno.

Devi praticare le 'Dimore di Brahma' (Brahmaviharas) o Quattro Menti incommensurabili - amore, compassione, gioia ed equanimità. L'amore in sanscrito è maitri; in pali è metta. La compassione è karuna in entrambe le lingue. La gioia è mudita. L'equanimità è upeksha in sanscrito e upekkha in pali. Un vihara è una dimora o un luogo di abitazione. I Quattro Brahmavihara sono le dimore del vero amore.
I Quattro Brahmavihara sono chiamati "incommensurabili", perché se li praticate, cresceranno in voi ogni giorno fino ad abbracciare il mondo intero. Diventerete più felici e lo saranno anche tutti coloro che vi circondano.
Il Buddha rispettava il desiderio delle persone di praticare la propria fede, ma di preservare le proprie radici ebraiche, cristiane o musulmane. Questo è il modo migliore per realizzare lo spirito del Buddha. Se si è tagliati fuori dalle proprie radici, non si può essere felici.
Buddha disse loro: "Chiunque pratichi le Quattro Menti Immensurabili insieme ai Sette Fattori del Risveglio, alle Quattro Nobili Verità e al Nobile Ottuplice Sentiero arriverà profondamente all'illuminazione".
Secondo il Buddismo, l'essere umano è composto da cinque aggregati (skandhas): forma (rupa), sentimenti (vedana), percezioni (samjña), formazioni mentali (samskara) e coscienza (vijñana). I cinque aggregati contengono tutto, sia dentro di noi che fuori di noi, nella natura e nella società. Così come ci sono cinquantuno categorie di formazioni mentali, ci sono cinquantuno tipi di semi sepolti in profondità nella nostra coscienza. La coscienza è, allo stesso tempo, collettiva e individuale. Il collettivo è fatto dall'individuo e l'individuo è fatto dal collettivo.
Anche oggi, voi e io possiamo tornare al nostro paradiso ogni volta che inspiriamo ed espiriamo con attenzione. La nostra vera casa non è solo nel passato. È presente adesso. La consapevolezza è l'energia che possiamo produrre nella nostra vita quotidiana per riportare il nostro paradiso.
Le Cinque Facoltà, o Basi (indriyani), sono le centrali elettriche che possono aiutarci a generare questa energia in noi stessi. I Cinque Poteri (balani) sono quell'energia in azione.
Le Cinque Facoltà e i Poteri sono: la fede (shaddha), l'energia (virva), la consapevolezza (smriti), la concentrazione (samadhi) e l'intuizione, o saggezza (prajña), la capacità di guardare in profondità e vedere chiaramente. Se praticate come basi, sono come fabbriche che producono elettricità. Se praticati come poteri, hanno la capacità di generare tutti gli elementi dell'Ottuplice Sentiero, proprio come l'elettricità si manifesta come luce o calore.
Il Sutra del Loto dice: "Tutti gli esseri senzienti hanno la natura di Buddha (Buddhata)". Con le giuste condizioni, il seme della natura di Buddha in noi crescerà. Potremmo anche chiamare questo seme il seme della retta consapevolezza o il seme dell'intuizione, della saggezza o della retta fede. In realtà si tratta di un unico seme.
Praticare significa aiutare quel meraviglioso seme a manifestarsi.
L'appellativo "Buddha" deriva dalla radice del verbo budh, che significa risvegliarsi, comprendere, sapere cosa sta accadendo in modo molto profondo. Nella conoscenza, nella comprensione e nel risveglio della realtà c'è la mindfulness, perché la mindfulness significa vedere e conoscere ciò che sta accadendo. Se il nostro vedere è profondo o superficiale dipende dal nostro grado di risveglio. In ognuno di noi, il seme di Buddha, la capacità di risvegliarsi e di comprendere, è chiamato natura di Buddha.
Come possiamo aiutare una persona che sente di non potersi amare? Come possiamo aiutarla a entrare in contatto con il seme dell'amore che è già in lei, affinché si manifesti come un fiore e possa sorridere? Come buoni amici, dobbiamo imparare a guardare in profondità nella nostra coscienza e in quella degli altri. Possiamo aiutare la nostra amica a coltivare quel seme e a realizzare la sua capacità di amare. Esiste un sesto potere chiamato "capacità" o "inclusività" (kshanti). La capacità di essere felici è molto preziosa. Chi riesce a essere felice anche di fronte alle difficoltà, ha la capacità di offrire luce e senso di gioia a se stesso e a chi lo circonda.
C'è un bodhisattva chiamato Kshitigarbha la cui pratica consiste nell'andare nei luoghi di sofferenza più profonda e portare luce e risate agli altri. Se il vostro Sangha ha una persona così, che sa sorridere, essere felice e avere fede in ogni circostanza, è un buon Sangha.
I tre tipi di orgoglio nel buddhismo sono: (1) pensare di essere migliore degli altri; (2) pensare di essere peggiore degli altri; e (3) pensare di essere altrettanto buono degli altri. Tutte le condizioni per la felicità sono qui. Dovete solo toccare i semi della felicità che sono già in voi. Non aveva più bisogno di correre. Il piacere di stare seduti nel momento presente si chiama "stare semplicemente seduti" o "non agire". 

Le Sei Paramita sono un insegnamento del Buddismo Mahayana. Paramita può essere tradotto come "perfezione" o "realizzazione perfetta".
(1) dana paramita - donazione, offerta, generosità. (2) shila paramita - precetti o allenamenti di consapevolezza. (3) kshanti paramita - l'inclusività, la capacità di ricevere, sopportare e trasformare il dolore inflittovi dai vostri nemici e anche da coloro che vi amano. (4) virya paramita - diligenza, energia, perseveranza. (5) dhyana paramita - meditazione. (6) prajña paramita - saggezza, intuizione, comprensione. La pratica delle Sei Paramita ci aiuta a raggiungere l'altra riva, quella della libertà, dell'armonia e delle buone relazioni.
I sette fattori del risveglio (saptabodhyanga) sono: la consapevolezza, l'indagine dei fenomeni, la diligenza, la gioia, la facilità, la concentrazione e il lasciar andare. Un Buddha è "colui che è risvegliato". Anga significa arto. Le potenzialità dei Sette Fattori del Risveglio sono già in noi, ma non lo sappiamo.       

Nel testo parla anche della Ruota della vita o Bhavacakra. La Ruota della vita o anche Ruota del divenire è la rappresentazione iconografica Buddista Tibetana del Samsara, ciclo delle esistenze, (nascita, vita, morte, rinascita) condizionato dal karma.  Usualmente viene dipinta sui muri esterni dei templi e serve come supporto visivo all'insegnamento di base. Si compone di vari anelli e raggi, in cui si esemplificano i meccanismi del Saṃsāra, che possono essere interpretati sia sul piano psicologico che fisico. I principî esposti sono quelli dei tre veleni (cupidigia - gallo, odio -  serpente, ignoranza - cinghiale), dei sei mondi (Deva o dei, Asura o demoni, Umani, Animali,  Preta o essere sensienti, Naraka o gli abitanti dei mondi sotterranei ) e dei dodici elementi della coproduzione condizionata 

  • ignoranza: una vecchia cieca con bastone che esce di casa e si dirige verso un burrone.
  • coefficienti karmici: un vasaio all'opera.
  • coscienza: una scimmia che salta da una casa all'altra.
  • nome e forma: rappresentati come due uomini su una barca in balia delle onde.
  • sei basi dei sensi: una casa con sei finestre, che mettono in contatto col mondo esterno.
  • contatto: una coppia che copula.
  • sensazione: un uomo che corre con una freccia infilata in un occhio.
  • brama: un uomo a tavola che alza un bicchiere di alcolico.
  • attaccamento: una scimmia che coglie frutta da un albero.
  • essere, divenire: una donna stesa che invita all'accoppiamento.
  • nascita: una partoriente.
  • vecchiaia e morte: un uomo porta sulle spalle un cadavere avvolto in un lenzuolo in un cimitero all'aperto tra cadaveri e animali.

Il termine Bhavacakra può essere anche tradotto come "ciclo degli stati mentali" e quindi letto come un diagramma di sintesi della psicologia buddhista, specificamente del buddhismo vajrayana.

Non presentiamo l'insegnamento del Buddha come un tentativo di fuggire dalla vita e di andare verso il nulla o il non essere. Sono modi di agire. Iniziamo la pratica cercando un significato per la nostra vita. Sappiamo che non vogliamo correre dietro alla fama, al denaro o al piacere sensuale, e così impariamo l'arte di vivere con consapevolezza. Col tempo, sviluppiamo comprensione e compassione e scopriamo che queste sono le energie che possiamo usare per alleviare la nostra sofferenza e quella degli altri. Questo dà già un senso alla nostra vita. Continuiamo la pratica, guardando in profondità i Cinque Aggregati che compongono il sé, e tocchiamo la realtà di non nascita e non morte che è in noi e in ogni cosa. Questo contatto ci dà il massimo sollievo. Elimina tutte le nostre paure, ci offre la vera libertà e dà un vero significato alla nostra vita.

INGIUSTIZIA nel mondo. Come possiamo lavare via questo tipo di ingiustizia? Come possiamo trasformare l'ingiustizia ricevuta da intere nazioni? Cambogiani, bosniaci, palestinesi, israeliani, tibetani, tutti noi soffriamo di ingiustizia e intolleranza. Invece di essere fratelli e sorelle gli uni degli altri, ci puntiamo le armi addosso. Quando siamo sopraffatti dalla rabbia, pensiamo che l'unica risposta sia punire l'altra persona. Il fuoco della rabbia continua a bruciare in noi e continua a bruciare i nostri fratelli e sorelle. Questa è la situazione del mondo ed è per questo che è necessario uno sguardo e un cambiamento profondo.
EDUCAZIONE. Quando guardiamo gli altri, vediamo come la loro felicità e la loro sofferenza siano legate alla nostra felicità e alla nostra sofferenza. "La pace inizia con me".
Mettiamo molti giovani in prigione. Ma se cominciamo a meditare scopriremo da dove viene la loro violenza. Com'è la nostra società? Come sono organizzate le nostre famiglie? Cosa viene insegnato nelle nostre scuole? Perché dobbiamo dare tutta la colpa ai giovani? Perché non possiamo riconoscere la nostra corresponsabilità? I giovani fanno del male a se stessi e agli altri perché la vita non ha senso per loro. Se continuiamo a vivere come facciamo e a organizzare la società come facciamo, continueremo a produrre migliaia di giovani che dovranno essere imprigionati.
A scuola i nostri figli imparano a leggere, a scrivere, a fare i conti, a studiare le scienze e altre materie che possono aiutarli a guadagnarsi da vivere. Ma pochissimi programmi scolastici insegnano ai giovani come vivere: come gestire la rabbia, come riconciliare i conflitti, come respirare, sorridere e trasformare le formazioni interne. C'è bisogno di una rivoluzione nell'educazione.
C'è tanta violenza nelle nostre scuole. Genitori, insegnanti e studenti devono lavorare insieme per trasformare la violenza. Le scuole non sono solo luoghi di trasmissione di conoscenze tecniche. Devono essere anche luoghi in cui i bambini possono imparare a essere felici, amorevoli e comprensivi, dove gli insegnanti nutrono i loro studenti con le loro intuizioni e la loro felicità. Anche negli ospedali abbiamo bisogno di luoghi in cui familiari, operatori sanitari, pazienti e altri possano sedersi, respirare e calmarsi. Abbiamo bisogno di municipi in cui le persone responsabili possano esaminare a fondo i problemi locali. Abbiamo bisogno che il Congresso sia un luogo in cui i nostri veri problemi vengano veramente affrontati. Se siete educatori, genitori, insegnanti, architetti, operatori sanitari, politici o scrittori, aiutateci a creare le istituzioni di cui abbiamo bisogno per il nostro risveglio collettivo. I nostri legislatori devono sapersi calmare e comunicare bene. Devono saper ascoltare e guardare in profondità e usare un linguaggio amorevole. Se eleggiamo persone infelici che non hanno la capacità di rendere felice la propria famiglia, come possiamo aspettarci che rendano felice la nostra città o la nostra nazione? Non votate per qualcuno solo perché è bello o ha una bella voce. Stiamo affidando il destino della nostra città, della nostra nazione e delle nostre vite a queste persone. Dobbiamo agire in modo responsabile. Dobbiamo creare comunità con uno sguardo profondo, una condivisione profonda e una vera armonia. Dobbiamo essere in grado di prendere insieme le decisioni migliori. Abbiamo bisogno di pace, dentro e fuori di noi. 

L' ultima parte del testo riporta anche i più importanti sutra o discorsi del Buddha:

  • Discorso sul girare la ruota del Dharma - Turning the Wheel of the Dharma - Dhamma Cakka Pavattana Sutta. Parla della via di mezzo.
  • Discourse on the Great Forty - Mahacattarisaka Sutta. Parla della nobile giusta concentrazione costituita da retta visione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retta condotta di vita, retta diligenza e retta consapevolezza.
  • Discorso sulla giusta visione – on the Right View - Sammaditthi Sutta.  Il Venerable Sariputta spiega quando un discepolo ha la retta visione.

venerdì 12 agosto 2022

Blog della Meditazione trascendentale

 Blog sulla meditazione trascendentale.  link:  https://meditazione-trascendentale.it/blog

La meditazione trascendentale, a volte abbreviata in M.T., è una tecnica meditativa per lo sviluppo di potenzialità umane; la sua origine è da ricondursi alla tradizione vedica ed è stata introdotta in occidente nel 1958 da Maharishi Mahesh Yogi. Maharishi dichiarò che lo scopo di questa meditazione è daiutare la mente ad armonizzarsi con sé stessa e con l’esterno. Nonostante il suo effetto antistress, non si tratta di una tecnica di rilassamento o concentrazione e non richiede particolari posizioni o rituali. Il suo scopo finale è la diminuzione della confusione mentale dovuta al passaggio continuo di pensieri superflui e “rumorosi”. Mettere a tacere questa confusione permette di acuire la propria personalità e vivere meglio la quotidianità.

Link utile per saperne di più:   https://www.meditazionezen.it/meditazione-trascendentale/


La differenza tra il sé e la mente - con Antonella Ferrari

  La differenza tra il sé e la mente - con Antonella Ferrari e Raffaele Risoli

La felicità è il nutrimento più potente per la guarigione del cuore”. Antonella Ferrari è la Direttrice del Centro Brahma Kumaris, Bologna e pratica Raja Yoga da più di 25 anni.

Differenza tra la mente, la nostra identità, il nostro essere. L’essere, l’anima ha delle facoltà, dei supporti. La mente è una delle tre grandi facoltà dell’anima. Il cervello è una parte fisica che si può toccare, nessuno può toccare la mente. La mente è nell’anima. L’anima si avvale della mente, utilizza il cervello e controlla il corpo.  La mente determina come viviamo. Più penso male più comprometto la fluidità degli eventi e il loro buon sviluppo.

Le persone amorevoli che sviluppano qualità come benevolenza, tolleranza, accoglienza, ascolto vivono in un mondo amorevole. Le persone che sono arroccate in se stesse soffrono di vittimismo e soffrono. Il mondo dovete crearlo dentro. La domanda da porre a noi stessi è “in quale mondo vivo?” Perché non far diventare la mente un nostro amico? Altrimenti la renderemo nemica.

A volte partono pensieri che non sono positivi. Se capisco il meccanismo intervengo in modo più efficace. Abbiamo pensato che il Sé sia l’umano anziché l’essere. L’anima è l’essere. Devo fare qualcosa per me, l’essere ha bisogno di essere curato, accudito, soprattutto in questo tempo così incerto. Il sé ha bisogno di vitamine. Riscoprire il sé implica distinguere la mente, l’intelletto, sanskaras.  

La mente è la produzione dei pensieri, ed è attiva anche durante il sogno. Quando i nostri pensieri sono troppi, sono eccessivi, andiamo in perdita di energie e risorse, viviamo stati d’animo alterati, cerchiamo soluzioni in modo concitato. Intelletto è la grande capacità del sé, è il discernimento. Oggi l’intelletto non è molto efficiente. Sanskaras sono le impronte caratteriali che si formano con l’esperienza, con le mie reazioni agli eventi, quando è diventata abitudine è difficile invertire la tendenza. Questo meccanismo mente, intelletto, sanskara è costituito dalle facoltà dell’anima. Non conoscere il sé ci rende rigidi, instabili ed insicuri, egocentrici, affaticati, privi di creatività.

domenica 7 agosto 2022

Il significato di Ashram

 Ashram è un termine sanscrito che indica la via da seguire, è uno spazio dove il Maestro trasmette gli insegnamenti, la saggezza e la pace.  Il luogo ideale dove ritrovare se stessi e prendere contatto con la propria vera natura, e coltivare la ricerca interiore.

La vita nell'ashram è sadhana, la pratica spirituale effettuata nell'arco della giornata. Nell'ashram vengono applicate le seguenti regole o dharma: migliorare la qualità della vita, migliorare se stessi, rispettare gli altri. Per perseguire questo obiettivo occorre praticare servizio (karma yoga), silenzio, meditazione, amore e dono.

Nell'ashram si agisce dedicando l'azione al divino e si contempla rispettando la tradizione e la cultura vedica. Le attività quotidiane sono svolte con l'attitudine mentale di offrire seva, ossia donare il proprio lavoro senza attaccamento, nè aspettative secondo gli insegnamenti della Bhagavad Gita.  In questo modo le attività diventano una pratica yoga e si crea un'atmosfera elevante dove non c'è più distinzione tra insegnanti ed ospiti.  

La luce dell'Asia

 The Light of Asia, sottotitolato The Great Renunciation, è un libro di Edwin Arnold la cui prima edizione è stata pubblicata a Londra nel luglio 1879. Sotto forma di poema epico, il libro tenta di descrivere la vita e il periodo del principe Siddhartha Gautama che, dopo aver ottenuto l'illuminazione, divenne il Buddha, il Risvegliato. Il libro descrive la sua vita, la sua personalità e la sua filosofia in una serie di versi. È un adattamento gratuito del sutra Lalitavistara.  (Il Lalitavistara Sutra è un sutra della tradizione Mahayana che descrive la vita di Gautama Buddha. Il titolo etichetta l'esistenza mortale di Śakyamuni come lila, "gioco, passatempo", ad indicare l'ultima incarnazione del Buddha come una sorta di diletto, performance realizzata a beneficio del "pubblico" dei fedeli).

Il libro di Arnold è stato uno dei primi tentativi riusciti di rendere popolare il buddismo tra i lettori occidentali. Prima della pubblicazione dell'opera, al di fuori dell'Asia, si sapeva molto poco del Buddha e del Buddismo, la religione da lui fondata e che esisteva da circa venticinque secoli. Il libro è stato accolto molto bene dalla sua prima edizione ed è stato oggetto di numerose recensioni critiche. È stato tradotto in diverse lingue. 

lunedì 18 luglio 2022

Yoga as explained to my daughter

Agli inizi di giugno 2022 è stato pubblicato il testo Yoga as explained to my daughter. Questo libro è stato scritto da Cesare Maramici, Lissia Amach e Ana Giselle Kafie,  praticanti di Yoga provenienti da da diversi contesti, origini e lignaggi dello Yoga e impegnati a diffondere la conoscenza dello Yoga per contribuire in tutta umiltà a un mondo più sostenibile, inclusivo e attento.

Che cos'è lo Yoga? Come posso, come occidentale, far parte di questa tradizione e di questo lignaggio di 5.000 anni?  Come possono gli insegnamenti dello Yoga contribuire a far emergere il meglio delle persone e a farci affrontare le sfide globali e climatiche di oggi?
Questo breve ma esauriente testo, offre a tutti i praticanti di Yoga un modo per entrare in questa antica tradizione con piena consapevolezza e poter così apprezzare gli insegnamenti, le sue pratiche e i testi fondamentali.
Nonostante l'immagine fuorviante dello Yoga che si può trovare sui social media, lo Yoga è molto più che un semplice esercizio fisic. È accessibile a tutti. Non richiede attrezzature sofisticate, né abbigliamento speciale e può essere praticato ovunque, in qualsiasi momento e a qualsiasi età. Il libro dimostra come lo Yoga, sia un percorso per arrivare ad elevati stati di coscienza, di trasformazione del sé.
La prima sezione del libro spiega in termini semplici, sotto forma di dialogo, cos'è lo Yoga e fornisce gli elementi essenziali per iniziare questo viaggio interiore. Vengono, inoltre, forniti ampli approfondimenti per i lettori che desiderano esplorare argomenti complessi o aspetti storici.
La seconda sezione del libro offre una sintesi  di alcuni dei testi più importanti citati nel dialogo, tra cui i Veda, le Upanishad, la Bhagavad Gita, gli Yoga Sutra e i testi tantrici: Hatha-yoga pradipika, Gheranda samhita, Shiva samhita. 
 
Se qualcuno fosse interessato all'acquisto mi può mandare un'e-mail a questo indirizzo:
maramicicesare4@gmail.com e cercherò, in qualche modo,  di farglielo avere. 

Esperienze di meditazione - Roberto Fantini e Cesare Maramici

 Libro: Esperienze di meditazione: 54 praticanti di raccontano.  Autori:  Roberto Fantini, Cesare Maramici,   Efesto, 2016.  Roberto Fantini e Cesare Maramici presentano attraverso questo testo lo stato della meditazione in Italia come risultato di una ricerca durata tre anni.

Cosa può significare nel mondo d’oggi dedicarsi alla meditazione? E quanto questo potrebbe cambiare in meglio la nostra vita? E come fare a scegliere le giuste pratiche, i giusti maestri?

A queste e altre domande rispondono 54 praticanti molto diversi fra loro per orientamento e per natura e livello di competenze, donandoci una colorita gamma di esperienze vissute, di informazioni, di preziosi insegnamenti e suggerimenti. Per tutti coloro che conoscono e praticano una qualche forma di meditazione o che vorrebbero conoscerla e praticarla. Ma anche per tutti coloro che vorrebbero comprendere dal di dentro questo fenomeno socialmente e culturalmente in continua espansione. E anche per tutti coloro che desiderano semplicemente sostare in una piccola oasi di freschezza interiore e di luminosa serenità.

“Prendendo le mosse dalla constatazione del crescente interesse che oggigiorno viene rivolto alle pratiche meditative, che possono essere di diverse matrici spirituali o anche laiche, i due autori (più entusiasta e convinto il praticante Cesare Maramici, più prudente Roberto Fantini, non praticante – e la diversa impostazione mi sembra una delle ottime idee del libro!)  hanno compiuto un lungo viaggio tra “meditanti”: 54 incontri-intervista con persone che da tempo praticano convintamente la meditazione, le quali hanno raccontato le loro aspettative, le loro esperienze, le loro impressioni, i risultati ottenuti, le potenzialità insite nell’esercizio regolare e costante della meditazione. Esercizio riservato, in tempi non molto lontani, ai maestri orientali e ben poco conosciuto qui da noi.

Gli intervistati sono assai diversi tra loro: sacerdoti cattolici, responsabili di movimenti di matrice orientale, insegnanti di yoga, persone appartenenti a organizzazioni internazionali, maestri di Buddhismo e maestri induisti, sufi, psicologi di indirizzo transpersonale, atei, filosofi, ricercatori indipendenti e altri ancora. A tutti è stato chiesto quale sia per loro il valore e il significato della meditazione, quali tecniche mettono in atto, quali sentieri seguono, se abbiano avuto un maestro o se siano autodidatti, se la meditazione ha sortito l’effetto di cambiare in meglio la loro vita, perché hanno iniziato a meditare. In più tutti hanno fornito consigli a chi desidera avvicinarsi alla meditazione. Ne esce un quadro straordinario, e per molti aspetti sorprendente, che consente di rendersi conto che anche da noi in Italia la meditazione sta diventando una pratica nota e apprezzata, capace di far crescere le persone, di renderle più consapevoli e in grado di affrontare la vita in ogni suo aspetto, più aperte al trascendente.    Paola Giovetti.

Paola Giovetti è giornalista e scrittrice, autrice di una trentina di volumi nel campo del paranormale, dell'esoterismo, della mistica, della spiritualità e della psicologia; ha partecipato e partecipa a svariati programma radiofonici e televisivi.

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Condividendo in pieno le parole di Jiddu Krishnamurti, secondo cui il frutto più bello della meditazione dovrebbe essere costituito dalla “fioritura della bontà”, i due autori hanno deciso di destinare i loro diritti d’autore a sostegno delle associazioni Medici senza Frontiere e Ostia per l’Africa ONLUS.

domenica 17 luglio 2022

Il potere della visualizzazione per il risveglio: il potere del tantra - Seminario con Mingyur Rinpoche

Vi chiedete come sfruttare il potere dell'immaginazione nella vostra vita spirituale? Nel sentiero buddista Vajrayana si dice che la nostra vera natura è fondamentalmente pura e il sentiero è un processo di riconoscimento di questa verità. Durante questo webinar, Mingyur Rinpoche introdurrà le pratiche dell'immaginazione che possono aiutarci a sbloccare la nostra bontà fondamentale. Il seminario si svolgerà on line il 23 luglio prossimo.  Per contatti: EventSupport@tergar.org     L'associazione che organizza l'evento è la Tergar Meditation Community      Canale you tube: YouTube channel 

Yongey Mingyur Rimpoche (1975 - ), è l'incarnazione di Kangyour Rimpoché (il primo Maestro di Matthieu Ricard), ed è uno egli insegnanti più inspiranti del buddhismo tibetano. Ha partecipato ad una ricerca scientifica guidata da un team di scienziati dell’Università del Wisconsin-Madison che ha studiato per 14 anni lo sviluppo del cervello di Yongey Mingyur Rinpoche.

sabato 16 luglio 2022

Si può fare jazz - Casa del jazz (Roma)

Casa del Jazz gestita da Fondazione Musica per Roma è un bene confiscato alla mafia. Sede di concerti jazz, ha ospitato in questi primi 15 anni di attività i più grandi musicisti italiani e internazionali di jazz.


Estate 2021 - Concerti alla casa del Jazz  a cui ho assistito:

  • Enrico Pieranunzi /Piano solo        https://www.youtube.com/watch?v=dKeedVyXLrY
  • Gianluca Petrella / Pasquale Mirra + Nicola Conte   https://www.youtube.com/watch?v=fIVIumt4yoA
  • Rita Marcotulli, Chiara Civello / duo    https://www.youtube.com/watch?v=85-7FyQnU8o
  • Enrico Rava e Danilo Rea /duo    https://www.youtube.com/watch?v=IZXA6e0-cro
  • Javier Girotto trio / tango nuevo revisited         https://www.youtube.com/watch?v=p9JTOkU9n8Y
  • Orchestra nazionale giovani talenti diretta da Paolo Damiani   https://www.youtube.com/watch?v=CwBmS1q9K3U
  • Fred Hersh trio    https://www.youtube.com/watch?v=lqI-xayJRjc
  • Enrico Pieranunzi / Thomas Thomas Fonnesbaek / André Ceccarelli - Eurostars trio   https://www.youtube.com/watch?v=K-hfvBOaLTA
  • Franco D'Andrea /Dave Douglas quartet     https://www.youtube.com/watch?v=kkYI668VbyA
  • Bill Frisell   https://www.youtube.com/watch?v=ynA9C2LNgX8
  • Fabrizio Bosso quartet WE4         https://www.youtube.com/watch?v=Yzo5uSQFFmI
  • Enrico Rava / Baptiste Trotignon Quartet    https://www.youtube.com/watch?v=tOrLa-z65WA
  • John Patitutcci Feat Brian Blade & Chris Potter      https://www.youtube.com/watch?v=aBrNMbJxHZY

Estate 2022 - Concerti alla casa del Jazz a cui ho assistito:

  • Danilo Rea solo  - Presentato da Giuseppe De donno  (oncologo) https://www.youtube.com/watch?v=97z_nP5oxlg
  • Rosario Giuliani  https://www.youtube.com/watch?v=6C6qVzwTyrg
  • Franco D'Andrea orchestra   https://www.youtube.com/watch?v=uUEto6aw6LE
  • Giovanni Guidi e Furio di Castri    https://www.youtube.com/watch?v=DGzJ2tbKsTU
  • Rosario Giuliani  - Love in translation    https://www.youtube.com/watch?v=6C6qVzwTyrg
  • Roberto Gatto - Quartet    https://www.youtube.com/watch?v=7EjFNAjQyVI  e Imperfect Trio https://www.youtube.com/watch?v=pEMHxQ7Km7k
  • Fabrizio Bosso / Javier Girotto  https://www.youtube.com/watch?v=IhFATW1R6mU
  • Tommaso Vittorini (direttore d'orchestra)  - orchestra Grande elenco musicisti - Il Grande Elenco nacque nell’autunno del 1977 ed esplorava molte forme musicali, in cerca di un linguaggio autonomo tanto dagli stilemi del jazz americano, quanto dalle astrazioni della musica colta europea.        https://www.youtube.com/watch?v=EYxAZQhsWNw  https://www.youtube.com/watch?v=gn3G6SiptaA
  • Mauro Campobasso & Mauro Manzoni Ettore / Fioravanti sextet     https://www.youtube.com/watch?v=hiCj1tPdWXw
  • Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani     https://www.youtube.com/watch?v=CwBmS1q9K3U
    seconda parte / ​Ambrose Akinmusire (tromba) + trio   https://www.youtube.com/watch?v=9n5oJbYppKM
  •  Tigran Hamasuan (piano)  trio "standard" -  https://www.youtube.com/watch?v=BU0g3O06HSQ
  • Omar Sosa (piano)  e Marialy Pacheco (piano) - musica cubana     https://www.youtube.com/watch?v=DESCWalpGhI
  • Nate Smith Kinfolk quintet + voce     https://www.youtube.com/watch?v=6yNtm3Kejcg
  • Fred Hersh trio + Enrico Rava   https://www.youtube.com/watch?v=lqI-xayJRjc ___________________________
  • Paolo Fresu  (tromba)  https://www.youtube.com/watch?v=PdxE3rZ-j3Q

mercoledì 6 luglio 2022

Temi fondanti dell'insegnamento del Buddha.

 La meditazione fa parte dell'ottuplice sentiero. Nel buddhismo, le due forme prevalenti di meditazione sono: la meditazione di raccoglimento, o calma concentrata chiamata samadhi, samatha e la meditazione di consapevolezza o chiara visione, satipatthana o vipassana

Nella prima la consegna è quella di focalizzare l'attenzione cosciente su un unico oggetto (per esempio il respiro, una parte del corpo, una parola, una frase). La seconda è coltivazione della prontezza e della pazienza nel ritornare all'oggetto prescelto. Nella seconda la consapevolezza non resta fissa su un oggetto ma resta sveglia ed attenta in modo equanime, in modo non giudicante, a tutto ciò che si presenta ai sensi e alla mente. Si diventa osservatori umili e silenziosi della mente, e si percepiscono i tre aspetti fondamentali dell'esistenza: 1- impermanezza (anicca), 2- sofferenza (dukkha) che include disagio esistenziale, attaccamento, avversione, ignoranza; 3- Non sè (anatta), non esiste un'entità solida e permanente. 

L'ottuplice sentiero è la quarta nobile verità, ossia il cammino che conduce al superamento della sofferenza.  1- Retta comprensione, 2- retta intenzione, 3- retta parola, 4- retta azione (ossia vivere secondo i cinque precetti: non uccidere, non rubare, non commettere adulterio - I monaci devono vivere in castità, non mentire, non assumere sostanze intossicanti)  5- retti mezzi di sussistenza ( vivere con occupazioni fondate sull'onestà), 6- Retta sforzo, Retta consapevolezza, 8- Retto raccoglimento.

Le altre tre verità sono: la verità della sofferenza, la verità dell'origine della sofferenza, la verità della cessazione della sofferenza. 

L'ottuplice sentiero è considerata in sintesi una sinergia di comprensione-saggezza, etica e meditazione. L'obiettivo del percorso spirituale è sviluppare le quattro qualità sconfinate del cuore che sono: 1-  mettà, o benevolenza, 2-  karuna o compassione, 3- mudità o gioia compartecipe,  4- upekkha o equanimità.

Benevolenza è coltivare la felicità per gli altri e per se stessi, Compassione è la coltivazione dello stesso sentimento nei confronti di chi soffre. La gioia compartecipe è la capacità di gioire del bene altrui, e equanimità nel rapportarsi agli eventi. La consapevolezza ha strutturalmente le radici dell'amore-saggezza-equanimità.

I Tre Rifugi o Gemme, ovvero le tre cose reputate più importanti nella tradizione buddhista sono: il Buddha, il Dharma, il Sangha. Oggi in Occidente per sangha si intende la comunità dei praticanti.  La presa di rifugio formale nelle tre Gemme si esprime ripetendo per tre volte la frase "Prendo rifugio" riferita a ciascuna di esse. Chi vuole formalmente aderire al buddhismo lo fa in presenza di un monaco e di altri praticanti.

Il silenzio tra due onde (2) - Corrado Pensa

  Nel testo Il silenzio tra due onde. Il Buddha, la meditazione, la fiducia - Corrado Pensa, autorevole esperto di buddhismo Therevada ci parla della pratica quotidiana di meditazione e della consapevolezza in azione. In modo particolare ci parla della lenta trasformazione del nostro quotidiano in virtù di una risposta ricettiva all'insegnamento del Dharma. Corrado Pensa è dal 1987 insegnante guida dell'A.ME.CO. (Associazione per la meditazione di consapevolezza) di Roma. E' stato per anni docente di Filosofia dell'India presso l'università la Sapienza di Roma, oltre che psicoterapeuta junghiano.  E' considerato un autorevole insegnante di meditazione buddhista e conduce ritiri intensivi.

L'apice del percorso meditativo è il conseguimento di stati di assorbimento profondo (jhana). Allo stesso tempo il Buddha non cessò mai di sottolineare l'importanza del raccoglimento, del samadhi, della calma concentrata. Comunque samatha o samadhi è un fondamento importante e deve servire alla vipassana, ossia a vedere ed acquisire una chiara visione.  Spesso ci si sofferma su stati di raccoglimento mentale, che sono piacevoli e danno un senso di forza e si lascia cadere la consapevolezza investigativa (caratteristica della vipassana). In molti sutta o insegnamenti del Buddha vengono descritti alcuni tipi di impedimento alla calma concentrata e i relativi antidoti.   Importante è dunque il raccoglimento (samatha), se non si possiedono basi di stabilità meditativa ci sarà il rischio che, ponendoci domande investigative, si andrà a rafforzare quella proliferazione mentale che si accompagna alla rabbia.

Un altro aspetto importante nel percorso meditativo, è quello di mantenere la pratica pura, ossia evitare che diventi meccanica, e come dice Suzuki Roshi occorre mantenere la "mente di principiante". Le relazioni interpersonali sono un momento fondamentale di occasione di pratica, soprattutto con i familiari. Essere presenti nelle relazioni è difficile ma nello stesso nutriente, sia per noi che per gli altri; un solo attimo di presenza è un raggio di luce. Il primo impedimento alle relazioni sono le aspettative sull'altra persona e il paragonarsi ad essa. Il secondo è il fare attenzione ai giudizi e ai risentimenti. Il terzo impedimento è l'essere spesso distratti nei confronti dell'altro. Il quarto impedimento è l'irrequietezza, ossia si cerca di andare da una relazione all'altra. Spesso non abbiamo una costanza di relazione ed è la sindrome "molte relazioni, nessuna relazione". L'avere molte relazione potrebbe apparire una grande apertura interpersonale, mentre in realtà, si tratta di una fuga dal rapporto. Ne abbiamo paura. Il quinto impedimento è il dubbio e la diffidenza, ossia la difficoltà a credere alla stima, all'amicia, all'affetto da parte di chi ci sta intorno.

O monaci, alcuni monaci male avvisati apprendono il Dhamma, ma avendo appreso il Dhamma, non esaminano il significato (attha) di quegli insegnamenti secondo saggezza (panna).  Molti utilizzano la conoscenza del Dhamma per vincere nei dibattiti e lo vedono come uno strumento per sentirsi superiori agli altri.  Il Dhamma deve servire ad attraversare il mare della sofferenza e non deve diventare oggetto di attaccamento. La costruzione della zattera corrisponde alla coltivazione della pratica, e alla  pratica bisogna dedicare il tempo di prima qualità (prime time) dove si conserva freschezza e qualità.

La pratica si divide in formale (meditazione e ritiri) e informale (i rapporti interpersonali) e sono entrambe importanti. La vita pratica diventa la palestra della pratica informale o pratica in azione che è molto più difficile da esercitare.  Nelle relazioni occorre utilizzare l'equanimità e il discernimento, che ci aiuta semplicemente ad esprimere con semplicità il nostro disaccordo o ad accettare critiche.  

Nelle relazioni le tre sfere (parola, azione e pensieri) sono intimamente connesse e interdipendenti. Nelle relazioni bisogna allenarsi ad allontanarsi dalla reattività ed avanzare verso la retta parola, la retta azione, verso l'equanimità.  Le relazioni sono un potente strumento di purificazione mentale e come dice Krishnamurti: "la relazione è un processo di autorivelazione, ci rivela a noi stessi".  Dovremmo scegliere a chi intendiamo riserbare la nostra ttenzione, e farlo in profondità. 

Dovremmo utilizzare e trasformare anche il più piccolo disagio in intenzione di pratica e lavoro diretto sulle difficoltà. Non alimentare la proliferazione mentale e l'identificazione con i pensieri negativi è un orogramma molto difficile.  Il lasciar andare è la risposta più efficace alla sofferenza (dukkha) e le sue cause.  Non dobbiamo però confondere il lasciar andare con passività e abulia.  Spesso ci trasciniamo dietro un peso e come dice Ajahn Chah se lo lasciamo andare, abbiamo paura che non ci resti più niente. Continuiamo così a portarcelo dietro.   Avversione, ignoranza ed attaccamento sono i tre veleni dai quali occorre liberarsi.

Lavorare alla ricerca del positivo, lottando contro la tendenza al negativo, è assolutamente cruciale nel cammino interiore.  Il Dalai Lama dice: "L'affetto e la compassione sono qualcosa di assolutamente indispensabile nella nostra vita di ogni giorno. Dobbiamo cercare di capire attraverso il discernimento se la nostra reazione negativa è dovuta all'attaccamento o al disagio".

I cinque elementi che rafforzano la pratica sono la perseveranza, stabilizzazione sia psicologica sia fisica, la chiara visione (consapevolezza di quello che facciamo).

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Il Blog è nato nel marzo 2021, in tempo di pandemia, per comunicare e condividere le mie letture e i miei interessi.  Nel Blog ci sono ci...